Giuliana Poli intervista Wally Bonafé
Canto XXXIII: La preghiera di san Bernardo alla Vergine
«Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
(Paradiso, I, 1-2)
Abbiamo intervistato a Milano Wally Bonafè, artista contemporanea affermata che sta portando avanti ormai da anni la sua artescopica, ovvero l’arte vista sia nella luce che nell’ombra, quindi di giorno ha un tema e la notte si illumina creando un altro quadro, diverso rispetto il primo. Noi umani come l’universo siamo fatti di luci ed ombre. Come la fotografia che ha il suo negativo, anche il quadro ha sempre il suo lato oscuro e la parte misteriosa.
Come l’artescopica, anche la Vergine Maria è Madre e figlia, luce che nasce sempre dall’ombra. Avendo una pura devozione per la Madre celeste, la Bonafé ha scelto per Dante secondo Lei i primi due versi del I Canto del Paradiso.
Perché la scelta di questi versi?
Perché la figura di Maria per me incarna tutte le donne, nel patto con Dio di portare sulla terra tutti gli spiriti, affinché abbiano un corpo, con il quale provare le esperienze che non avrebbero potuto avere in altro modo. Maria è una giovane donna che ha saputo comprendere e accettare ciò che il Signore aveva in serbo per lei. Mi fa pensare a mia madre che ho perduto all’età di diciannove anni, forte e determinata che anche durante la sua prova terrena non ha mai rinnegato ciò in cui credeva. Persona sensibile e generosa è stata per i suoi figli un grande esempio di onestà e di fede.
Michelangelo appena scolpì la Pietà, a coloro che gli chiesero come mai la Madonna fosse più giovane del Cristo, rispose con il verso di Dante che lei ha scelto. Come mai?
Probabilmente perché è un’immagine tipicamente Michelangiolesca. Maria è stata fattura del suo Fattore, ha creato Colui che l’ha creata, quindi figlia a madre. Anch’io spesso rappresento nelle mie pietà una madre giovane perché credo che Maria quando concepì il Cristo già conoscesse la Sua missione sulla terra, le sofferenze nel Getsemani e sulla croce. Quindi diventa una posposizione della visione della morte di Gesù.
Qual'è il rapporto tra Amore ed Intelligenza nella Donna?
La donna accede alla parte più emotiva degli affetti che la portano ad usare l’intelligenza nella sfera dell’amore. Credo che l’intelligenza oggi sia un’attrazione importante per soddisfare le aspettative nell’ambito della società in cui viviamo. Amore e intelligenza sono un’unione perfetta che portano la donna ad elevarsi al fine di ottenere rispetto e apprezzamento. Nella mia vita professionale entrambe mi hanno aiutata nel percorso dell’arte pittorica, in quanto non ho mai dimenticato il mio ruolo di moglie, di madre di interprete del bianco e nero del mondo.
Se dovesse dipingere la donna del futuro, quale immagine terrena e psichica avrebbe?
Una donna forte ma anche piena di sentimento. Forte, perché consapevole del suo valore e saper affrontare le prove della vita, con tenacia. Ho conosciuto donne che hanno saputo elevarsi anche nei momenti più bui e difficili della loro vita. Sentimentale, in quanto la sua innata natura materna la rende caritatevole e amorosa. La forza e il sentimento, rappresentano quel dualismo che portano al donna a combattere per i suoi ideali ed anche a sacrificare se stessa per gli altri, in particolare per le persone che ama. Se dovessi quindi dipingere un quadro con la donna del futuro la dipingerei moderna, fiera per le sue conquiste, ma con uno sguardo dolce e amorevole.
WALLY BONAFE’
Wally Bonafè, nata a Corbola (Ro), vive e opera a Milano.
E’ stata allieva di noti maestri quali: Francesco Barbera detto Sandrun di Biella, Ario Carmagnola, Carlo Brenna, Aurelio Pedrazzini e Giansisto Gasparini.
Ha eseguito numerosi ritratti, alcuni raffiguranti importanti personaggi pubblici del nostro paese. Ha partecipato a Torino alla 54^ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, padiglione Italia, organizzata da Vittorio Sgarbi.
Un suo quadro è esposto nel Palazzo Comunale di Calco (Lecco), nella chiesa di “Santa Maria della Candelora a Pentidattilo (RC), al Museo Giovanni Verga a Vizzini (CT), al Museo Diocesano d’Arte Sacra a San Salvatore a Corte in Capua (CE), all’Ambasciata dell’Ecuador a Roma e al Consolato dell’Ecuador a Milano.
Wally Bonafè appartiene alle Associazioni artistico culturali di Milano: Movimento Artistico “Spirale di Luce”, di cui è una fondatrice e presidente e la Società delle Belle Arti “La Permanente” .
Ha partecipato alla International Contemporary Art a Trezzo sull’Adda.
E’ docente di pittura alla Soc. Umanitaria di Milano (corsi Humaniter).
Giuliana Poli è giornalista, ricercatrice di antropologia culturale, scrittrice di Tradizione, scrittrice di monografie e testi su opere d’Arte, analista ed esperta d’iconografia ed iconologia di opere d’arte. Analisi semantica del linguaggio dell’Arte e della parola.
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