La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.
Io, Nerone
di Andrea Carandini
Laterza
22 euro, 292 pagine
Chi era Nerone? Andrea Carandini, uno dei più grandi studiosi di Roma antica, ne racconta vita e gesta in prima persona, ricostruendo la figura di uno dei più originali e controversi principi di Roma.
«Dovevo fare i conti prima o poi con Nerone. Lo avevo già affrontato di lato, semplificandolo nel male, similmente a come si tende sempre più a fare semplificandolo nel bene», confessa Andrea Carandini. Chi si è occupato di Roma antica non può evitare di confrontarsi con quell’uragano che è stato Nerone.
Per interpretare una personalità del passato romano fuori misura, come quella di Nerone, occorre con una parte di sé entrare nella sua logica, mentre con l’altra avversarla, evitando la soluzione facile e deludente del tiranno democratico e individuando i modelli a cui s’ispirava. Un progetto ambizioso che Andrea Carandini porta a compimento, dopo aver scritto la biografia della madre Agrippina, anch’essa in prima persona.
Andrea Carandini è professore emerito di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana presso la Sapienza Università di Roma. Ha condotto scavi fondamentali tra il Palatino e il Foro, scoprendo la prima Roma dell’VIII secolo a.C. e la Roma prima di Roma del IX e del X secolo. Per Laterza è autore, tra l’altro, di: Roma. Il primo giorno (2007); Le case del potere nell’antica Roma (2010); Il nuovo dell’Italia è nel passato (2012); Su questa pietra. Gesù, Pietro e la nascita della Chiesa (2013); Il fuoco sacro di Roma. Vesta, Romolo, Enea (2015); Angoli di Roma. Guida inconsueta alla città antica (2016); La forza del contesto (2017); Io, Agrippina (2018); Dal mostro al principe. Alle origini di Roma (con Paolo Carafa, 2021).
«Bisogna smettere di armare il mondo»
Giulio Andreotti-Giorgio La Pira. Carteggio (1950-1977)
di Augusto D’Angelo
23 euro, 312 pagine
IL LIBRO VERRA' PRESENTATO IL 26 FEBBRAIO A PALAZZO FIRENZE
Il carteggio completo tra Giulio Andreotti (1919-2013) e Giorgio La Pira (1904-1977) ripercorre intere pagine della storia politica italiana da una prospettiva inedita. Partendo dagli anni Cinquanta, in cui La Pira fu sindaco di Firenze, lo scambio prosegue con la stagione di apertura dell’area di governo italiana alla componente socialista, per finire con il confronto su temi etici quali il divorzio e l’aborto.
È un fitto dialogo che non si esaurisce nemmeno di fronte ai più palesi punti di divergenza. Augusto d’Angelo tratteggia nella prefazione due figure politiche certamente differenti nell’atteggiamento e nella vocazione politica: “Nell’uno c’è una radicalità che tenta di travalicare i limiti in nome del primato della persona, per l’altro tutto è realizzabile, ma attraverso un cauto riformismo”. Da una parte emerge dunque l’idealismo di stampo segnatamente cattolico di La Pira, guida per ogni sua azione politica, dall’altra il “realismo” di Andreotti, uomo politico concreto seppure non privo di ideali.
Augusto D’Angelo è Professore di Storia del Cristianesimo contemporaneo presso Sapienza Università di Roma. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e ha pubblicato saggi di storia sociale e religiosa in età contemporanea.
Virdimura
di Simona Lo Iacono
Guanda
16,90 euro, 224 pagine
Nata in un giorno di pioggia e di presagi, Virdimura porta il nome del muschio che affiora tenace dalle mura di Catania e della sua nascita non sa quasi nulla. A crescerla è suo padre, il maestro Urìa, medico ed ebreo, « il più alto dei giudei, il più forte, il più santo ». Un uomo che conosce i segreti delle spezie e i progressi delle scienze, che parla molte lingue, che sa che da tutto bisogna imparare: dalla natura, dalla strada, dalla poesia. A Virdimura insegna a guarire sia i corpi sia le anime, senza distinguere tra musulmani, cristiani o ebrei. E soprattutto le trasmette il segreto più importante: « La medicina non esige bravura. Solo coraggio ».
Sullo sfondo di una Catania fiammeggiante di vita, commerci, religioni, dove i destini si incrociano all’ombra dell’Etna ribollente, Simona Lo Iacono ci regala il grandioso ritratto di una protagonista indimenticabile, fiera e coraggiosa, che combatte le superstizioni e le leggi degli uomini per affermare il diritto di tutti a essere curati e delle donne a essere libere.
Simona Lo Iacono è magistrato e presta servizio presso la corte d’appello di Catania, sezione minori e famiglia. Tra i suoi romanzi, Le streghe di Lenzavacche, Il morso, L’albatro, La tigre di Noto e Il mistero di Anna.