La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.
La mia piccola patria
di Marco Damilano
Rizzoli
27 euro, 312 pagine
Il racconto di ottant’anni di storia d’Italia, dal 1943 a oggi, dalla Resistenza alle nuove sfide. Gli eventi, i luoghi, i miti, i leader, gli inizi e gli addii che hanno costruito per la prima volta un’identità comune senza eserciti stranieri o dittature.
Il Paese che esiste, ritratto nei passaggi cruciali della Repubblica, le conquiste collettive, le cadute, i passaggi oscuri, le tragedie, le rinascite. Il Paese dalle tante appartenenze e dei molti popoli che si sono incrociati, si sono scontrati, avranno la possibilità di ritrovarsi solo partendo dal riconoscimento e dall’apertura.
Marco Damilano, giornalista e scrittore, è inviato di politica interna dell’“Espresso”. Tra i suoi ultimi libri: Eutanasia di un potere (2012) e Chi ha sbagliato più forte (2013).
Letteratura migrante in Italia
di Luisa Emanuele
Oligo
25 euro, 304 pagine
Negli ultimi decenni la letteratura migrante ha assunto un’importanza fondamentale nel nostro Paese. Gli scrittori migranti interpretano la realtà con uno sguardo pluriprospettico, in grado di cogliere le contraddizioni di una società in rapida evoluzione, grazie al loro ‘essere in-between’, sospesi tra spazi e tempi differenti. Il linguaggio meticcio, contaminato e ibrido, comporta la generazione di un terzo spazio simbolico, in cui lingua madre e lingua acquisita si incontrano e si scontrano, in una moltiplicazione e ridefinizione dell’identità.
Con saggi e interviste a Pap Khouma, Kossi Komla-Ebri, Amara Lakhous, Mihai Mircea Butcovan, Christiana De Caldas Brito, Laila Wadia, Betina Lilián Prenz, Guergana Radeva.
Luisa Emanuele è insegnante di ruolo presso il liceo scientifico “E. Boggio Lera” di Catania.
Romanzi e racconti
di Giuseppe Antonio Borgese
La Nave di Teseo
45 euro, 1008 pagine
Per la prima volta raccolti in un unico volume, i romanzi e i racconti di Giuseppe Antonio Borgese sono la mappa letteraria per esplorare una delle figure più poliedriche del Novecento italiano (critico, saggista, poeta e drammaturgo), un intellettuale non allineato e una voce libera che continua a parlare al nostro tempo.
Artefice della rinascita del romanzo – contro le prose eleganti dei circoli contemporanei, raccolti attorno alle riviste “La Voce” e “La Ronda” – Borgese narratore guarda al magistero di Verga e Tozzi ma dialoga già con Pirandello e D’Annunzio: nel suo romanzo d’esordio, Rubè, sovverte la figura dell’eroe in una vicenda che aiuta a comprendere, anche a distanza di anni, l’eterno fascismo italiano di cui parla Carlo Levi. I suoi personaggi preludono agli inetti e agli indifferenti che prenderanno forma, di lì a pochi anni, nelle pagine di Svevo, Moravia, Brancati e Piovene, e raccontano con precisione l’Italia tra le due guerre, sotto il giogo del ventennio che si afferma. Nei suoi racconti e novelle, Borgese prosegue l’implacabile ritratto di una nazione.
Giuseppe Antonio Borgese è stato una delle personalità culturali più autorevoli e ascoltate del primo Novecento italiano. Insigne docente universitario, nel 1909, a soli ventisette anni, è il più giovane professore di ruolo del Regno. Nel 1924 fu istituita per lui, presso l’allora Accademia scientifica letteraria di Milano, la prima cattedra di Estetica in una università italiana. Nel 1931 si trasferisce negli USA, dove insegna Letteratura italiana all’Università di Berkeley in California, alla Columbia University, allo Smith College di Northampton e all’Università di Chicago. Ritornerà in Italia dopo la guerra, nel 1948. Presso La nave di Teseo è apparso Fondamenti della Repubblica mondiale (2022).