Dante Blog

I libri della settimana: Scurati, Lagrasta, Calabrese

Scritto da Valerio De Luca | 29-nov-2024 10.23.25

 La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.

M. L’ora del destino
di Antonio Scurati
Bompiani
22,80 euro, 672 pagine

Giunto al quarto pannello della sua epopea letteraria e civile, Scurati affida il gigantesco affresco dell’Italia fascista sui fronti del secondo conflitto mondiale, degli errori, degli orrori e dell’eroismo ancora possibile per uomini e donne reduci da vent’anni di dittatura. E tratteggia il ritratto al nero di un uomo (Benito Mussolini) di fronte al destino che ha plasmato per sé e per un’intera nazione, un uomo solo all’incrocio tra il parallelo del crepuscolo e un meridiano di sangue.

Antonio Scurati è docente all’Università IULM, editorialista di Repubblica, ha vinto i principali premi letterari italiani ed è tradotto in tutto il mondo. Esordisce nel 2002 con Il rumore sordo della battaglia, poi pubblica nel 2005 Il sopravvissuto e negli anni seguenti Una storia romantica, Il bambino che sognava la fine del mondo (2009), La seconda mezzanotte (2011), Il padre infedele (2013), Il tempo migliore della nostra vita. Del 2006 è il saggio La letteratura dell’inesperienza, seguito da altri studi, tra cui la monografia Guerra. Il grande racconto delle armi da Omero ai giorni nostri. Del 2018 è M. Il figlio del secolo, primo romanzo dedicato al fascismo e a Benito Mussolini. Del 2020 è M. L’uomo della provvidenza e del 2022 M. Gli ultimi giorni dell’Europa.


Jorge Luis Borges-Italo Calvino. Dialoghi immaginari
di Giuseppe Lagrasta. Prefazione di Alessandro Masi
LuoghInteriori
€ 14, 16 pagine

Il volume verrà presentato al pubblico il 5 dicembre 2024 alla Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria "Più libri. Più Liberi" a Roma preso il centro convegni La Nuvola.

Il dialogo rappresenta una forma di comunicazione profonda che favorisce il confronto, la reciproca conoscenza, il racconto di sé, la condivisione di punti di vista sulla vita e sulla sorte, sull’esperienza creativa e relazionale, sulla comunicazione letteraria e fantastica.
Nell’opera di Giuseppe Lagrasta si instaura un ricco e profondo dialogo immaginario tra Jorge Luis Borges e Italo Calvino ed emerge una intensa amicizia e collaborazione, sia dal punto di vista umano che dal punto di vista intellettuale ed esistenziale, rendendo i lettori partecipi di una profonda fusione di orizzonti.
Lo scrittore italiano, con la scoperta dell’opera Finzioni di J.L. Borges, pubblicata in Italia negli anni Cinquanta del secolo scorso, riscopre il piacere e la profondità immaginaria e visionaria della scrittura borgesiana condividendone lo stile, la forma e le ragioni che costituiscono la grammatica della letteratura fantastica.
Jorge Luis Borges – Italo Calvino. Dialoghi immaginari descrive, attraverso ipotesi scaturite dall’immaginazione dell’autore, i punti di vista degli scrittori in merito alla visione del mondo, alla grammatica dell’esperienza, alle provocazioni paradossali prodotte dalle metafore del labirinto.
Un itinerario immaginario che in modo visionario ricostruisce, paradossalmente, i mondi interiori dei due autori, stipulando un patto autobiografico necessario per rispettare i confini tra realtà e finzione.

Giuseppe Lagrasta svolge l’attività di Dirigente Scolastico. Vincitore nel 1989 del Premio Internazionale E. Montale per la poesia inedita, è tra i fondatori della Rivista letteraria La Scrittura Meridiana con Giancarlo Pennetti. Studioso di Dino Buzzati, Tommaso Landolfi, Eugenio Montale, Albert Camus e Carlo Emilio Gadda, da diversi anni conduce una approfondita ricerca sul Novecento letterario europeo e italiano e in particolare sullo scrittore Italo Calvino. E' Presidente del Comitato di Barletta della Società Dante Alighieri. 


L'Italia che ho visto.
Luoghi, storie e ricette di un Paese autentico
di Peppone Calabrese
Rai Libri 
208 pagine, 19 euro

L’Italia è un Paese di tradizioni e di eccellenze profondamente radicate nel territorio. Grazie all’esperienza di “Linea Verde” e a un’innata passione per tutto ciò che è comunità, senso di appartenenza, rispetto della terra e di quello che ci offre, Peppone Calabrese, storico volto della trasmissione, accompagna i lettori in un percorso di scoperta di tante realtà locali della penisola, spesso poco note. Ciascuna a proprio modo, le tappe del viaggio costituiscono un simbolo di ciò che è “buona tavola” e anche “buona pratica”, condivisione, rispetto e autenticità. Dai pomodori di Belmonte, i cui primi semi furono portati in Calabria da un emigrato all’inizio del Novecento, passando per l’invenzione lucana della salsiccia, fino ad arrivare ai formaggi d’alpeggio della Valle d’Aosta: un itinerario non solo gastronomico, ma anche culturale, in compagnia di coloro che detengono questo antico sapere e che hanno come obiettivo la sua valorizzazione.

Giuseppe Calabrese detto Peppone, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, è ambasciatore della dieta mediterranea nel mondo. Conduce “Linea Verde” e “Linea Verde Estate”. Ha collaborato con il CNR. Nella sua Basilicata ha creato una comunità del cibo, costituita da una cinquantina di agricoltori, e anche un ristorante, per valorizzare l’autenticità della provincia, il rispetto dell’ambiente, delle tradizioni e della qualità del cibo.