La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.
La patria alla frontiera
Storia dell'irredentismo adriatico
di Fabio Todero
Laterza
24 euro, 272 pagine
‘Irredentismo’ è una delle parole chiave delle moderne religioni della patria. Numerosi sono stati i movimenti di liberazione nel mondo che sono stati definiti in questo modo. Il termine però è nato in Italia, in riferimento alle terre dominate dagli Asburgo, fra cui quelle adriatiche, che sono state al centro di uno dei più duraturi e cruenti terreni di scontro. Lungo la frontiera orientale infatti gli irredentismi si sono succeduti nel corso di un secolo convulso: prima quello italiano fino alla Grande guerra, poi quello sloveno e quello croato durante il fascismo, poi ancora quello italiano dopo la Seconda guerra mondiale, per cercar di salvare Trieste e l’Istria. Gli irredentismi adriatici erano fieramente antagonisti, ma hanno condiviso spesso linguaggi e comportamenti. Questo libro ne segue per la prima volta l’intero, accidentato percorso, dove si intrecciano – nel richiamo a miti fondativi risorgimentali – sacrifici e soprusi, aneliti di libertà e politiche di potenza, storia e mito, in una regione collocata al centro di quella faglia di crisi che attraverso l’Europa orientale scende dal Baltico fino all’Adriatico, all’Egeo e al Mar Nero: una faglia i cui sussulti ancora ci allarmano.
Fabio Todero, dottore di ricerca in Italianistica, è ricercatore dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia. Si occupa da tempo della Grande guerra e della sua memoria e di storia della frontiera adriatica. Ha pubblicato: Pagine della Grande guerra. Scrittori in grigioverde (Milano 1999); Le metamorfosi della memoria. La Grande guerra tra modernità e tradizione (Udine 2002); Morire per la Patria. I volontari del “Litorale austriaco” nella Grande guerra (Udine 2005); Una violenta bufera. Trieste 1914 (Trieste 2013); Di un’altra Italia. Miti, parole e riti dell’impresa fiumana (con L.G. Manenti, Udine 2021). Per Laterza è autore di Terra irredenta, terra incognita. L’ora delle armi al confine orientale d’Italia 1914-1918 (2023).
Pirandello giorno per giorno. I diari inediti (1936-1973)
a cura di Manuel Carrera
De Luca Editori d’Arte
272 pagine, 34 euro
Il volume sarà presentato a Palazzo Firenze martedì 5 febbraio 2025.
Celebrato dalla critica per la carica espressiva della sua pittura, Fausto Pirandello (Roma 1899 – 1975), figlio del premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello, è stato uno dei più importanti pittori del Novecento italiano. Artista prolifico e originale, capace con la sua ricerca solitaria di anticipare alcuni aspetti della pittura odierna, Pirandello uomo e artista viene qui svelato attraverso la pubblicazione integrale dei suoi diari inediti, redatti tra il 1962 e il 1973, con l’aggiunta di un’agendina del 1936. Attraverso la trascrizione di appunti personali, ricordi e sogni, i diari permettono di venire a conoscenza di tutti i segreti della sua pittura e di entrare nell’intimità del suo universo privato, da sempre ritenuto inaccessibile per via di un carattere schivo e umbratile.
Manuel Carrera è Storico dell’arte specializzato in pittura italiana tra Ottocento e Novecento, con particolare riferimento agli artisti della “Secessione” (1913-1917) e della “Scuola romana”. Insegna Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Macerata. È autore di numerosi articoli e saggi scientifici e curatore di mostre in musei e gallerie sul territorio nazionale. Nel 2014 assume la direzione del Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado (provincia di Roma). Nel 2019 viene nominato Direttore artistico della Fondazione Fausto Pirandello.
A me stesso
di Gianluca Ciccarelli
Castelvecchi
70 pagine
A me stesso è un viaggio intellettuale e visivo che sfida il lettore a esplorare le profondità dell’animo umano. I tredici capitoli che lo compongono sono introdotti da altrettante opere di Ennio Calabria, maestro dell’arte contemporanea e caro amico dell’autore. Le immagini, intense e poliedriche, non si limitano a illustrare, ma ampliano le possibilità interpretative del testo. Anche attraverso di esse, Gianluca Ciccarelli offre una riflessione sull’individualismo moderno, nel tentativo di svelarne le contraddizioni e di superarne i limiti. Cioran, Hofmannsthal, Marco Aurelio e Nietzsche sono i riferimenti stilistici a cui si rifà l’autore, alla ricerca di un intreccio di filosofia, introspezione e una profonda tensione esistenziale, sostenuto dalla ferma convinzione che ci sia ancora spazio per la speranza. A me stesso è un atto di resistenza intellettuale ed emotiva, un invito a confrontarsi con il mondo e, soprattutto, con se stessi.
Gianluca Ciccarelli. Per Castelvecchi ha già pubblicato il suo romanzo d’esordio Ballata per i dispersi (2018) e La sacra famiglia (2020).