Dante Blog

I libri della settimana: Trifone, Carucci, Cotugno

Scritto da Valerio De Luca | 4-apr-2025 3.15.00

 La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.

Italinglese
di Maurizio Trifone
Carocci
21 euro, 256 pagine

Austerity, e-book, fake news, gossip, homepage, meeting, selfie, trend...: la lista delle parole inglesi entrate a far parte del nostro vocabolario è lunghissima. Per questo tra i cultori dell’idioma di Dante è diffuso il timore che l’italiano possa trasformarsi in un itanglese, cioè in un italiano infarcito di anglicismi e pseudoanglicismi. Attraverso una ricca serie di esempi, spesso divertenti, tratti dalla lingua quotidiana e dai giornali, il volume racconta la storia di numerose parole inglesi o angloamericane penetrate nell’italiano in diverse epoche e per vie talvolta imprevedibili. L’intento non è certo quello di deplorare l’ingresso di parole straniere nella nostra lingua o di imporre sostituti italiani, ma solo di fare luce su un fenomeno linguistico inarrestabile e aiutare il lettore a riflettere sulle risorse lessicali a sua disposizione: generalmente il parlante può scegliere tra un anglicismo e un suo altrettanto valido corrispettivo italiano... a patto che lo conosca.

Maurizio Trifone è autore del Devoto-Oli dei sinonimi e contrari (Le Monnier, 2013) e, con Luca Serianni, del Nuovo Devoto-Oli (Le Monnier, 2017).


Il saper fare italiano: Storie di artigiani dal nord al sud
di Mauricio Carucci
Over edizioni
211 pagine, ebook 8 euro

Un libro che vuole essere un omaggio all’artigianato. Al lavoro manuale. Al saper fare e alle eccellenze italiane. In queste pagine sono raccolte le storie di veri e propri artisti e imprenditori – uomini e donne, giovani e anziani - che dal nord al sud hanno dato lustro all’economia e alle tradizioni del nostro Paese. Una rubrica nata sulle pagine del supplemento èLavoro di Avvenire, che ha voluto raccontare un settore apprezzato in tutto il mondo. Nonostante le difficoltà e le politiche spesso miopi delle istituzioni. In tutto il Paese si fatica a reperire giovani disposti a lavorare come autisti, autoriparatori, sarti, pasticceri, fornai, parrucchieri, estetiste, idraulici, elettricisti, manutentori delle caldaie, tornitori, fresatori, verniciatori e batti-lamiera. Senza contare che nel mondo dell’edilizia è sempre più difficile reperire carpentieri, posatori e lattonieri. Più in generale, comunque, l’artigiano di domani sarà colui che vincerà la sfida della tecnologia per rilanciare anche i “vecchi saperi”. Alla base di tutto, comunque, rimarrà il saper fare, che è il vero motore della nostra eccellenza manifatturiera.

Maurizio Carucci, giornalista, si occupa di temi legati all'economia e al lavoro per l'inserto è lavoro di Avvenire. E' stato caporedattore di un quotidiano economico e ha collaborato con la cattedra di Teoria e tecnica del giornalismo presso l'Università di Salerno. Vincitore del premio giornalistico Suraci, ha partecipato alla realizzazione degli Annuari 2003 e 2004, editi da Multimedia, con il patrocinio dell'Ordine dei giornalisti della Campania e dell'Associazione napoletana della stampa.


Tempo di ritorno
di Ferdinando Cotugno
Guanda
18 euro, 272 pagine

In statistica, il tempo di ritorno è la probabilità che un evento estremo si verifichi. È il tempo che ci mettono a ripresentarsi i grandi traumi, gli amori, gli scudetti, gli attacchi di panico, i messaggi che disperatamente aspettiamo, le ondate di calore, le alluvioni. La crisi climatica, con le sue catastrofi a distanza sempre più ravvicinata, ci ha trasformato in una società post-traumatica di massa.
In questo libro, il tempo di ritorno però è anche il viaggio a ritroso del protagonista nella storia della sua famiglia, che una volta è stata «una piccola nazione fondata sui combustibili fossili»: il nonno operaio all’Italsider, il padre camionista, la madre che passa dagli studi umanistici alla gestione di una ditta di trasporti. Una storia di carbone e gasolio che nasce e riannoda i suoi fili nella zona industriale di Napoli, e si fa parabola per raccontare l’Italia intera dal dopoguerra a oggi. Non è una storia di clima ma, come ogni storia, è anche una storia di clima. Due generazioni che si ritrovano: quella dei padri che hanno lottato per uscire dalla povertà e costruire un piccolo benessere, e quella dei figli che quel benessere lo hanno ereditato, assieme a un mondo sul punto di collassare.

Ferdinando Cotugno è giornalista, si occupa di ecologia, clima e politica. Per il quotidiano Domani cura la newsletter e il podcast Areale. Nel 2020 ha pubblicato Italian Wood (Mondadori), nel 2022 Primavera ambientale (Il Margine). Ha redatto la voce «Diplomazia Climatica» dell’Enciclopedia Treccani. Scrive anche per ­Vanity Fair, Esquire, Rivista Studio, Lucy, Sole 24 Ore.