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Il calcio e lo studio dell’italiano: un incontro possibile?

Scritto da Giorgio Massei | 20-lug-2021 8.29.26

Ancora riecheggiano nell’aria le urla e le trombe che hanno celebrato la storica vittoria italiana al campionato europeo di calcio e già è interessante per noi chiederci se questo successo possa portare più persone nel mondo ad entrare in contatto con la nostra lingua e cultura. Può dunque essere anche il calcio – o lo sport più in generale – una porta di ingresso attraverso la quale diffondere lo studio dell’italiano, così come accade per l’arte, la gastronomia e tante altre aree culturali? La risposta non può che essere positiva ed in parte già accade: l’italsimpatia così diffusa nel mondo è anche data da valori sportivi che l’Italia ha sempre rappresentato, in particolare nel calcio.Eppure in didattica si è spesso pensato che, in fondo, il calcio fosse un tema decisamente poco rilevante da proporre in classe, forse anche per il pregiudizio, ormai superato, che non sia così interessante per il pubblico femminile, mentre tutte le statistiche dicono esattamente il contrario.
Nella classe di lingua i testi autentici sul calcio presentano un linguaggio pieno di forme idiomatiche poi entrate nel linguaggio comune, con un lessico ricchissimo di interessanti particolarità, come ben illustrato in un nostro precedente articolo (https://blog.dante.global/litaliano-per-stranieri-tra-lingua-e-cultura). Al tempo stesso questo sport è denso di richiami storici che rimandano ad esempio al calcio fiorentino e alla sconfinata tradizione dei giochi e delle disfide medievali, alle rivalità campanilistiche fra città diverse e tra fazioni all’interno delle stesse mura. Il calcio permette di raccontare l’Italia dal dopoguerra come intreccio indissolubile di geopolitica, potere e società, con le più note squadre italiane di calcio in mano ai più importanti gruppi imprenditoriali del paese. Davvero sono innumerevoli gli spunti interessanti da poter proporre agli studenti; in ogni caso il calcio rappresenta un aspetto imprescindibile per capire chi siano oggi gli italiani, che quando sono vestiti di azzurro mettono da parte tutte le rivalità e si ritrovano uniti sotto la stessa bandiera.