Lidio Bozzini, premesse poliziane e percorsi

Sabato 15 ottobre 2022, presso il Palazzo del Capitano in piazza Grande numero 7 a Montepulciano (Siena), con una giornata d studi storico-archivistici sarà anche inaugurata una mostra documentaria per i cento anni dalla nascita di Lidio Bozzini. Il Comune di Montepulciano, la Biblioteca Archivio Storico “Piero Calamandrei” e la famiglia Bozzini invitano all'esposizione presso la Biblioteca del Palazzo del Capitano, dove una sala verrà intitolata a Lidio Bozzini. La mostra, visitabile per un mese (sino al 15 novembre), sarà organizzata a partire dalla donazione del 2007 che la famiglia Bozzini ha destinato alla Biblioteca di Montepulciano. I materiali documentali esposti spaziano dalla prima giovinezza di Lidio alla sua formazione nell’Azione cattolica locale, dagli studi universitari tra Roma e Siena alla fondazione del Movimento dei Cristiani-Sociali, passando dalla partecipazione alla Resistenza come Capitan Ciclone. Già organizzati in cartelle, a cura dello stesso Lidio, i materiali documentano l’avvio del suo percorso politico presso diversi ministeri, tra assistenza ai reduci e politica del turismo, dell’editoria e dello spettacolo, tra cultura e promozione dell’arte e del cinema negli anni Cinquanta.

 

Protagonista nella Prima Repubblica, nelle fila della DC, Bozzini mantenne un forte legame con il territorio nativo e la città di Siena, frequentando poi il mondo degli artisti per i cataloghi di Editalia e svolgendo un’attività di gallerista e editore di riviste d’arte contemporanea. Il convegno del 15 ottobre, centrato sulle premesse poliziane, individua anche i percorsi che daranno luogo a una mostra che nel 2023 attingerà alla collezione d’arte contemporanea e alle attività di ambasciatore del cinema italiano di Bozzini nel mondo.

 

A margine del convegno si terrà anche un recital dello spettacolo del Teatro povero di Monticchiello dedicato alla rievocazione della battaglia dell’aprile 1944, che ebbe capitan Ciclone tra i protagonisti. La mostra archivistica parte dal lavoro di inventariazione di Francesca Cenni ed Aurora Marchi ed è la prima mostra organica fondata sul recente lavoro di inventariazione.