Dante Blog

L’opera d’arte ti guarderà!

Scritto da Valentina Spata | 22-giu-2021 10.00.00

L’intelligenza artificiale può svelare le emozioni di chi guarda un’opera d’arte, ma quali sono quelle che nascono effettivamente nell’intimo dei visitatori? Quanti di loro, visitando un museo, un monumento, una chiesa, hanno provato almeno una volta la sindrome di Stendhal, quello smarrimento simile a una vertigine che nasce davanti a un capolavoro? Sono emozioni e dunque appartengono alla sfera personale dello spettatore. La notizia è che potrebbero essere lette da nuove applicazioni di intelligenza artificiale, funzionanti tramite i big data, capaci di svelarle e misurarle.

Il progetto si chiama ShareArt, è realizzato dai ricercatori Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) con la collaborazione dell’Istituzione Bologna Musei.
ShareArt si compone di una telecamera, dotata di un applicativo web dedicato all’ “analisi multidimensionale interattiva” che invia le informazioni ad un server centrale per la raccolta.
I dati decodificati forniscono informazioni relative al comportamento dei visitatori: la durata dell’ osservazione dell’opera, la distanza utilizzata per la fruizione, il percorso scelto per accostarsi ad essa.
La sofisticata app riconosce, inoltre, il genere, la classe di età e “lo stato d’animo” dell’osservatore.
Queste informazioni diventano strumenti con i quali gli operatori museali possono valutare l’idoneità dell’allestimento, del percorso espositivo e le eventuali criticità misurate sul gradimento del pubblico. Inoltre, nell’attuale emergenza pandemica, permettono di monitorare il rispetto delle disposizioni di sicurezza. In ambito museale, si tratta di una scoperta senza precedenti, ma i visitatori saranno disposti a svelare le proprie emozioni più intime, a condividerle con le macchine?

Progetto 'Share Art': particolare dell’alert anti Covid
https://www.youtube.com/watch?v=A-4cQ9bkFLI