La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.
Prezzolini
di Gennaro Sangiuliano
Mondadori (Oscar)
372 pagine, 18 euro
Nella sua vita centenaria, Giuseppe Prezzolini (1882-1982) è stato il testimone – e per certi versi l’«archivista» – di un percorso secolare della storia e della cultura italiane e non solo. Senza che lui l’abbia cercato, la sua vita è stata un crocevia ineguagliabile di incontri ed esperienze: fondatore e anima della «Voce», la più importante rivista culturale italiana del Novecento, amico e corrispondente di decine di personaggi, da Carducci a Gramsci, da Apollinaire a Croce, da Oriana Fallaci a Montanelli, è stato il primo intellettuale moderno, con una visione multiculturale tuttora rara, aperto all’interventismo nel mondo e non chiuso nell’accademismo ottocentesco. Ha attraversato e rappresentato le contraddizioni del Novecento, dalla Grande Guerra al fascismo, dal secondo conflitto mondiale al dopoguerra, mantenendosi sempre lontano dalle ideologie e dal conformismo. Per tutta la vita, ha curato e preservato, talora a caro prezzo, una cosa sopra tutte: la sua libertà.
Gennaro Sangiuliano è stato tra l'altro docente di Storia dell'economia presso l'Università Luiss - Guido Carli di Roma e direttore della Scuola di giornalismo dell'Università di Salerno. Giornalista, dall'ottobre 2022 è ministro della Cultura. Tra i suoi libri: Giuseppe Prezzolini (2008), Scacco allo Zar (2012), Putin (2015), Hillary (2016), Trump (2017), Il nuovo Mao (2019), Reagan (2021). Con Vittorio Feltri è autore di Una Repubblica senza patria (2013) e Il Quarto Reich (2014).
La regina che amava la libertà
di Annarosa Mattei
Salani
400 pagine, 18 euro
Fin dal momento della sua nascita, Cristina di Svezia è destinata a due cose: a essere grande e a essere diversa. Figlia amatissima dell’impetuoso e colto re Gustavo II Adolfo della dinastia dei Vasa, viene educata come un principe, in aperta controtendenza rispetto ai radicati pregiudizi del tempo. Controversa e irriverente, scandalosa e geniale, Cristina scelse di disobbedire alle leggi di un mondo ancora troppo antico per accettare una personalità multiforme come la sua. Regina bambina a soli sei anni, assetata di libri e di cultura, trasformò Stoccolma nell’Atene del Nord. Trattò alla pari intellettuali e re ed ebbe tra i suoi maestri Cartesio, il filosofo più celebrato e discusso d’Europa. Rifiutò il matrimonio per essere libera ed elaborò il concetto di libertà per poter essere se stessa. Tutta la sua vita, sospesa fra governo, intrighi, passioni e meraviglie, fu la personificazione di un ossimoro. Il mondo però non la capì mai. Così Cristina preferì rinunciare alla corona e trasferirsi a Roma, città universale di linguaggi e culture diverse, dove fu seconda solo al papa.
Annarosa Mattei ha pubblicato tre romanzi negli Oscar Mondadori: Una ragazza che è stata mia madre (2005); L’archivio segreto (2008); Il sonno del Reame (2013). Con La lepre Edizioni di Roma ha pubblicato: L’enigma d’amore nell’occidente medievale (2017) e Sogno notturno a Roma 1871-2021 (2021).
Leggere Dante: donne dell’Ottocento
di Elisabetta Benucci
Effigi
576 pagine, 24 euro
È una storia letteraria lunga un secolo quella che qui viene presentata. Una storia declinata al femminile che ricostruisce come e quanto venticinque scrittrici si siano affaticate, nel corso dell’Ottocento, su Dante e le sue opere. I testi qui raccolti, per i quali potremmo azzardare la definizione di “dantistica d’autrice”, offrono un ampio spaccato della fortuna del poeta nell’ambito della scrittura femminile. Peccato che le opere e i contributi di queste raffinate interpreti abbiano goduto di una fama effimera, limitata al momento, per poi scomparire nell’oblio. È giusto allora tentare di restituire loro visibilità, proponendo questa singolare antologia, la prima in tal senso, che raccoglie i loro scritti danteschi. C’è davvero una sezione di storia della letteratura e della critica letteraria al femminile in questo volume; potremmo anche dire una parte rilevante della storia delle donne del XIX secolo. O, ancora meglio, uno scorcio importante della nostra letteratura, e non solo al femminile.
Elisabetta Benucci, filologa e storica della letteratura, collabora con l’Accademia della Crusca. Accanto ai volumi su Leopardi e su altri importanti autori della letteratura italiana, ha dedicato molti studi a figure femminili di rilievo; nello specifico, ha ricostruito la figura di Paolina Leopardi. Nel 2018 ha dato alle stampe il volume P. Leopardi, "Lettere" (1822-1869). Nel 2019 è stata tra i curatori del volume Paolina e Giacomo Leopardi a Pisa. Nel 2020 ha pubblicato le "Opere commentate di Paolina" (il "Viaggio notturno, la vita di Mozart, la Conversione di Ratisbonne"), restituendole così un posto nel panorama delle scrittrici dell’Ottocento.