Fondatore del gruppo Nuovo Futurismo ed artista versatile, Marco Lodola è conosciuto sulla scena internazionale per le sue installazioni luminose, che non passano di certo inosservate: le abbiamo viste nell’ambito di prestigiose iniziative culturali, all’interno di scenografie teatrali, cinematografiche e televisive o di produzioni pubblicitarie e grafiche legate a importanti aziende di tutto il mondo.
La presenza di Lodola in piazza del Duomo a Milano è ultimamente fissa: dopo i progetti dedicati a Leonardo e Raffaello, inseriti nel calendario delle rispettive commemorazioni organizzate tra il 2019 e il 2020, dall’inizio di quest’anno il suo Dante luminoso e sgargiante campeggia sulla facciata del Mondadori Megastore. Cinque metri in altezza di tubi a led colorati, intrecciati con maestria, “a simboleggiare le sue mille competenze, l’immensità del suo operato e l’importanza delle sue opere”.
Ѐ un Dante un po’ pop e un po’ glamour, e non poteva essere altrimenti, dato il connubio che lega da tempo Lodola al mondo della moda: dopo aver collaborato con marchi come Valentino, Vivienne Westwood, Giuliano Fujiwara ed Enrico Coveri, l’artista è stato scelto in questi mesi per allestire le facciate e le vetrine dei negozi Dior di Parigi, Roma, New York, Singapore.
All’inconfondibile profilo di Dante, Lodola ha anche destinato una serie di opere in plexiglass e in perspex, sculture ispirate agli “avvertimenti luminosi” di Filippo Tommaso Marinetti e alle giocose forme di Fortunato Depero. Qui il riverbero del neon e dei fili luminosi, inseriti all’interno delle sagome, garantisce un effetto ipnotico e un inaspettato corto circuito tra passato e futuro.
In foto: Marco Lodola, Dante 700 e Dante, 2021. Per concessione di Studio Lodola e Avangart Arte.