Potrebbe sembrare il vezzo di un libraio sensibile che dedica al tema uno scaffale, eppure la letteratura ecologica è un genere che sta prendendo piede. Da diversi anni, il pubblico dei lettori gli rivolge una crescente attenzione. Genere e tema trasversale alle forme della narrazione, si è affermato anche nei linguaggi audiovisivi, ottenendo canali dedicati nei palinsesti dei network più importanti. Il rapporto tra libri e ambiente passa certo dalla loro sostenibilità come oggetti. In questo senso l’uso di inchiostri non nocivi e l’impiego di carta riciclata è ormai uno standard a cui tutti gli editori hanno aderito. Ma se la letteratura racconta l’avventura dell’umanità nel mondo non può esimersi dal trattare il modo in cui il rapporto tra l’uomo e la natura si è sviluppato negli ultimi decenni.
Non parliamo solo di saggistica, luogo di autorevole confronto tra esperti, o della letteratura divulgativa, altrettanto importante per la crescita della consapevolezza nella comunità, ma anche di narrativa. Romanzi, racconti e graphic novel contribuiscono allo sviluppo di una sensibilità ambientale più diffusa, tanto nei più giovani lettori quanto in quelli adulti. Proprio alla letteratura “green” (in particolare alla saggistica) è dedicato il nuovo premio del Festival Elba Book chiamato Demetra, come la dea greca della natura e delle messi, che nella mitologia romana corrisponde a Cerere. Il Festival, di editoria indipendente, dedicherà alla letteratura green la sua seconda giornata di lavori il 21 luglio.
Di ambiente, infine, parlerà il nuovo canale di Sky. Si chiamerà Nature, appunto, ed è stato lanciato l’anno scorso nei palinsesti inglesi. Debutterà il primo luglio in quelli italiani. Con lo slogan “Get closer” (Avvicinati) questo canale dedicato interamente a documentari di alta qualità invita il pubblico a lasciarsi sorprendere dalla natura, guardandola con stupore, ma anche a riconoscere negli stili di vita i comportamenti ecologicamente non sostenibili.