Dante Blog

Raffaella, un’icona trans-nazionale

Scritto da Emanuela Gregori | 16-lug-2021 8.27.42

L’eclettismo, la poliedricità, l’eccezionale bravura. Questi tratti distintivi hanno caratterizzato la carriera e il successo di una “showgirl” che ha influenzato fortemente la cultura italiana ma non solo. Il nome di Raffaella Carrà – la “Raffa nazionale”- verrà ricordato a lungo in Italia come all’estero, soprattutto nei paesi di lingua spagnola, dalla penisola iberica al sud America. Lo testimoniamo le prime pagine dei quotidiani nazionali e di giornali come El Mundo o El Pais che la celebrano in testa ai loro siti e alle pagine dopo la tragica notizia della sua scomparsa. Carrà – pseudonimo scelto in onore al rivoluzionario pittore futurista Carlo Carrà – si fece conoscere nella televisione spagnola a metà degli anni ’70 portando il suo ombelico scoperto, il suo Tuca Tuca e una ventata di liberatoria leggerezza. Oltre all’italiano, parlava e conosceva diverse lingue ma quella che meglio padroneggiava era lo spagnolo arricchito di un particolarissimo accento “itagnolo” che la rese popolarissima.
Non soltanto ballerina, conduttrice televisiva, attrice e cantante, la “Raffa nazionale” ha cambiato la storia della televisione e del costume nel segno dell’innovazione, divenendo un’icona pop trans-nazionale.