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Spazioturismo

Scritto da Valeria Noli | 14-lug-2021 17.08.41

La vittoria italiana agli Europei 2020 è tutta azzurra, come il cielo. Qualche giorno fa, nel blu dipinto di blu, è nata la nuova era dei turisti spaziali. Il primo  di loro è stato il fondatore di Virgin Group, Richard Branson, sulla navicella Unity 22.  Anche Jeff Bezos, fondatore di Amazon, si è preparato a partire, ma il 20 luglio, sulla New Shepard della compagnia Blue Origin. Secondo i progettisti, sperimenterà un’apparente assenza di gravità per circa mezz’ora.

Bezos si è alleggerito lasciando intanto la guida di Amazon, ma Branson è stato più veloce di lui e, tornato a terra dalla traiettoria suborbitale a 80 chilometri di quota sopra il deserto del New Mexico, ha esclamato: "...è meraviglioso, un sogno". Prima di partire aveva tuittato: "Ci aspetta un gran giorno. Ottimo cominciare la mattinata con un amico". La foto allegata lo ritraeva con Elon Musk, già prenotato con Virgin Galactic.

Non è la prima volta che lo sguardo del visionario imprenditore di origine sudafricana si è rivolto allo spazio. Nel 2018 la sua Space X ha messo in orbita 128 satelliti e spedito un'automobile verso Marte. Una Tesla Roadster, spinta da un vettore Falcon Heavy, è in rotta per il pianeta rosso ed è virtualmente guidata dal manichino Starman. Questo è anche il titolo della canzone di David Bowie che è servita da colonna sonora durante il lancio. A bordo della Unity 22, con Richard Branson e tre fortunati dipendenti della Virgin Galactic, c'erano però due piloti più tradizionali: Dave Mackay e Michael Masucci hanno portato Unity 22 nello spazio e poi indietro, descrivendo una traiettoria elegante ma anche priva di rischi.