Anche quest’anno, in occasione della Settimana della lingua italiana del mondo, la Comunità Radiotelevisiva Italofona ha organizzato un cammino culturale: un’occasione per membri e amici della Comunità per condividere un’esperienza insieme. La meta scelta stavolta è stata Ostia antica. Tra i diversi percorsi proposti, la Dante ha partecipato alla visita del Castello di Giulio II.
Posto proprio di fronte all’area archeologica, al centro del borgo, il Castello fu voluto dal cardinale Giuliano della Rovere (futuro Papa Giulio II), che ne affidò la costruzione all’architetto fiorentino Baccio Pontelli. Il Castello, che ha una singolare forma a triangolo ai cui vertici sono collocati tre torrioni, è un esempio di architettura militare rinascimentale. Esso accoglie uno scalone decorato da affreschi rappresentanti il mito di Ercole attribuiti alla scuola di Baldassarre Peruzzi e dei bagni fatti costruire appositamente dal Papa ed inusuali per l’epoca.
L’assedio del Duca d’Alba nel 1556, l’inondazione del Tevere nell’anno successivo e la conseguente formazione di paludi, determinarono la decadenza del Castello, che è stato valorizzato solo in tempi molto recenti.
Commenti