I libri della settimana: Capitano, Trevisan, Dalla Casa

 La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.

Più ridon le carte. L'attualità del canto XI del PurgatorioSchermata 2024-10-23 alle 10.55.27
di Antonio Capitano e Stefano Adami
Edizioni Eta Beta
12 euro, 66 pagine

Una differente e curiosa interpretazione del Canto XI del Purgatorio. Questa è l'intenzione degli autori, Antonio Capitano e Stefano Adami, in queste pagine, volutamente contenute. Con una narrazione in prima persona i personaggi esprimono la rispettiva versione dei fatti e i preziosi versi sono stati scomposti e rimodulati, con l'ardire di un montaggio cinematografico. Per questo motivo gli stessi rivestono una natura sperimentale in considerazione della libertà di movimento tra passato e presente. Una particolare attenzione è stata dedicata all'arte quale testimonianza di storie riconducibili alle vicende principali e collaterali; proprio attraverso alcune opere è stato possibile ricostruire tessere preziose per la composizione di un mosaico ricolmo di suggestioni. L'azione spazia in una nuova ambientazione, quasi sospesa nel tempo, evocando contesti che giungono sotto forma di voci narranti, di dentro e di fuori. Sono confessioni - forse surreali - riconducibili ai monologhi teatrali, sul palcoscenico della fantasia alimentata dalla memoria storica; una cosa è certa: Dante è attualissimo e questo canto, ad avviso degli autori è tra i più belli in assoluto e rappresenta lo scenario presente nel moderno arrivismo e nella fiera delle vanità. Il confine tra gloria e vanagloria raggiunge vette altissime soprattutto nel “visibile parlare” – con il pieno e limpido riconoscimento della brillantezza e dell’eternità -  di carte che più ridon quale metafora per ammettere i propri limiti con il piacere e la convinzione dell'onestà, per convertire la superbia nell’evidenza dell’umiltà.

Antonio Capitano, scrittore e saggista. Collabora con Atlante, magazine della Treccani. Ha collaborato con Il Sole 24 Ore e con la rivista Il Ponte. Cura un blog culturale per il Fatto Quotidiano.it. Autore, attore e regista teatrale. Ha scritto diversi libri tra i quali di recente "Cronache dal mondo dell'arte. Storie curiose di artisti e dintorni". Nel 2021 è stato nominato Ambasciatore della lettura dal Centro del Libro e della Lettura (CEPELL) del Ministero della Cultura.

Stefano Adami ha insegnato a lungo all'estero, in istituzioni come la University of California e la University of Chicago. È stato il primo a ricostruire, con tutti i documenti originali, i veri motivi per i quali il padre di Calvino ha abbandonato l'Italia, ai primi del 1900, per trasferirsi prima in Messico, poi a Cuba, dove Italo è nato (S. Adami, 'L'ombra del padre. L'affaire Mario Calvino', California Italian Studies). Si occupa anche di insegnamento della lingua e cultura italiana a cantanti d'opera stranieri. Ha pubblicato per Einaudi uno studio dei libretti d'opera in italiano scritti fra il 1600 e il 1750. Tra le altre sue pubblicazioni anche il volume 'L'incontro e l'Altro. Linguaggio, Culture, Educazione '(Pisa, Ets) e Bianciardi alla rovescia' (Effigi, con Beppe Corlito). È fra i maggiori collaboratori della Encyclopedia of Italian Literary Studies della Princeton University.


La storia del Premio Strega. Schermata 2024-10-23 alle 10.56.24
Un libro sul concorso letterario più famoso d'Italia
di Marco Trevisan
Diarkos
336 pagine, 20 euro

Nato nel 1947 a Roma su iniziativa della scrittrice Maria Bellonci e di Guido Alberti, proprietario della casa produttrice dell’omonimo liquore, il Premio Strega è una sorta di Nobel per la letteratura italiana. Nel suo albo d’oro compaiono i nomi più prestigiosi delle patrie lettere: da Ennio Flaiano a Elsa Morante, da Cesare Pavese ad Alberto Moravia, da Natalia Ginzburg a Umberto Eco, da Dacia Maraini a Sandro Veronesi. Nella sua storia non sono mancate tantomeno le polemiche, che da sempre lo contraddistinguono, i mancati vincitori eccellenti, come Italo Calvino (entrato nella cinquina cinque volte) e Pier Paolo Pasolini (ritiratosi nel 1968 con coda polemica), e i vincitori a sorpresa, come Ada d’Adamo nel 2023, con l’assegnazione postuma. D’altronde, la proclamazione del vincitore appare sempre in biblico tra libere scelte, pressioni di ogni tipo e (come negarlo?) delicati equilibri in seno ai vari gruppi editoriali. Arricchito da interviste e testimonianze di alcuni dei suoi storici protagonisti, il libro di Marco Trevisan traccia la parabola, col piglio di un romanzo, di un premio letterario che è diventato col tempo lo specchio dello stato di salute della nostra letteratura, la cartina di tornasole dello stato dell’arte e dello spirito dei tempi, l’indice più rappresentativo dei mutamenti di gusti, di lingua e di tradizioni del nostro Paese.

Marco Trevisan è giornalista e scrittore. Per Diarkos ha pubblicato Pasolini. L’uomo che conosceva il futuro (2021), Nikola Tesla. Un genio moderno (2022) e Banksy. Vita, opere e segreti di un artista ribelle (2023).


Io con altri fantasmi Schermata 2024-10-23 alle 10.56.01
di Antonio Dalla Casa
Europa Edizioni
15,90 euro, 190 pagine

Come un funambolo, il protagonista del romanzo tenta di tenersi in equilibrio sulla linea di demarcazione tra opposte dimensioni. Eternamente in bilico sul filo dei ricordi, uno dopo l’altro si svelano come piccoli scrigni contenenti schegge preziose di umanità perduta.
Il silenzio dopo la morte, il nulla, l’attimo che precede il distacco, sono tra i temi ampiamente e ottimamente espressi dall' Autore, che ha scelto lo pseudonimo di Antonio Dalla Casa.
Si avvicendano così ricordi incessanti, intrecciati tra loro da un fil rouge che tende a collegarli l’un l’altro e a rimarcare l’impossibilità del protagonista, la sua staticità nei confronti dei sentimenti, degli impulsi. Consapevole del suo limite, si accinge a scendere nelle profondità del suo Io, tra le emozioni mai palesate, ora, nel suo viaggio interiore, le coglie e le rivive. Ciò che ha caratterizzato il suo passato è sparso e frammentato in tanti piccoli elementi, flash back che, incessanti, mostrano abitazioni, spezzoni di vita vissuta e stralci di dialoghi.
Il protagonista non teme i suoi fantasmi e tra l’intorpidimento del suo dormiveglia e il presente ne accarezza il ricordo, e ci conduce attraverso una narrazione onirica, pulita, essenziale e colloquiale.

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