Il mondo dell’arte continua a trovare ispirazione in Dante se Tedua, rapper italiano, coglie tra gli aspetti universali e attuali del grande poema dantesco lo spunto per un nuovo album sulla “Divina Commedia”. Questo è il titolo dato dal ventinovenne Mario Molinari al suo nuovo disco dove, tra collaborazioni e fusioni di stili, si raccontano le esperienze di chi emerge dalle proprie difficoltà come un pellegrino che ha attraversato l’Inferno, alternate a citazioni del poema dantesco e tematiche universali come l’amore o la ricerca della verità.
Rivolto a un pubblico diversificato, il disco riprende Dante anche nei titoli: un Paradiso artificiale (creato dalle dipendenze) si fa spazio “attraverso lo Stige, le mura di Dite” e Angelo all’Inferno colloca “Tedua nella selva oscura", tra "ogni belva che ha paura …”. Nel brano Intro, in modo ancora più esplicito, ecco “un viaggio verso la consapevolezza/ che è il metro di misura della coscienza/ nell’apparenza stavo perdendo la mia essenza”.
La Divina Commedia è il terzo album della trilogia di Tedua sull’opera dantesca. Iniziato nel 2020 con Vita vera mixtape: aspettando la Divina Commedia, il percorso è proseguito nel 2021 con Don’t panic. (continuando ad aspettare la Divina Commedia) e si è concluso con l'uscita del nuovo lavoro il 2 giugno 2023: “stavamo con i taser, condividiamo il teaser” (di nuovo, in Paradiso artificiale).
Nelle collaborazioni con altri artisti, per il tipico stile comunitario del rap, "La Divina Commedia" vanta anche la copertina del fotografo e artista pop David LaChapelle e mescola alla denuncia sociale momenti di lirismo pienamente danteschi come quando, in Anime libere, si ricorda che persino “un brutto posto diventa magico”, se guardi le stelle.
La foto in anteprima è un dettaglio della copertina del disco (diritti: Epic Records / Sony Music Italy)
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