Questa settimana protagonisti i tre libri più votati dai Presidi letterari della Società Dante Alighieri al Premio Strega 2022.
E poi saremo salvi
di Alessandra Carati
Mondadori
276 pagine, € 18,00
Aida ha appena sei anni quando, con la madre, deve fuggire dal piccolo paese in cui è nata e cresciuta. In una notte infinita di buio, di ignoto e di terrore raggiunge il confine con l’Italia, dove incontra il padre. Insieme arrivano a Milano.
Mentre i giorni scivolano uno sull’altro, Aida cerca di prendere le misure del nuovo universo. Crescere è ovunque difficile, e lei deve farlo all’improvviso, da sola, perché il trasloco coatto ha rovesciato anche la realtà dei suoi genitori. Nemmeno l’arrivo del fratellino Ibro sa rimettere in ordine le cose: la loro vita è sempre altrove – un altrove che la guerra ha ormai cancellato. Sotto la piena della nostalgia, la sua famiglia si consuma, chi sgretolato dalla rabbia, chi schiacciato dal peso di segreti insopportabili, chi ostaggio di un male inafferrabile. Aida capisce presto che per sopravvivere deve disegnarsi un nuovo orizzonte, anche a costo di un taglio delle radici...
Alessandra Carati vive a Milano. Questo è il suo primo romanzo.
Quel maledetto Vronskij
di Claudio Piersanti
Rizzoli
18 €, Pagine 240
La storia di un uomo che non crede alla fine di un amore.
“Perdonami, sono tanto stanca. Non mi cercare.” Solo questo lascia scritto Giulia, prima di scomparire nel nulla. E suo marito Giovanni, nella casa improvvisamente vuota, si sente un naufrago. Il loro è un amore fatto di cose minime: la colazione al mattino, con le fette imburrate e la marmellata; un bacio volante prima di andare al lavoro e un altro più lungo la sera, quando lui torna dalla tipografia con le dita sporche d’inchiostro; abbracciarsi in giardino, tra le rose che lei ha potato con cura. Dopo una vita insieme, non hanno ancora perso la voglia di farsi felici l’un l’altra. O almeno, così credeva lui. Adesso Giovanni, in cerca di risposte, guarda tra i libri di Giulia e dagli scaffali pesca il più voluminoso: Anna Karenina. Comincia a leggere. E si convince che sua moglie abbia trovato un altro uomo...
Claudio Piersanti (1954) è scrittore tra i nostri maggiori, vincitore di numerosi premi per i suoi romanzi, tra cui il Premio Viareggio (1997, con Luisa e il silenzio) e il Premio Selezione Campiello (2006, con Il ritorno a casa di Enrico Metz), e autore dei memorabili racconti L’amore degli adulti (1989).
Mordi e fuggi. Il romanzo delle BR
di Alessandro Bertante
Baldini + Castoldi
18 euro, 208 pagine
Milano, 1969. Università occupate, cortei, tensioni nelle fabbriche. Il 12 dicembre la strage di piazza Fontana. Alberto Boscolo ha vent’anni, viene da una famiglia normale, né ricca né povera, è iscritto alla Statale ma vuole di più. Vuole realizzare un proprio progetto politico. Deluso dall’inconcludenza del Movimento Studentesco, si avvicina a quello che di lì a poco sarà il nucleo delle Brigate Rosse.
I mesi passano, Alberto partecipa alle azioni dimostrative, alle rapine di autofinanziamento e al primo attentato incendiario, ma il suo senso di insoddisfazione non si placa.
Vuole agire sul serio. Il gruppo organizza il sequestro lampo di Idalgo Macchiarini, un dirigente della Sit-Siemens, e lo sottopone al primo processo proletario. «Mordi e fuggi », scrivono i brigatisti. La stampa batte la notizia; nei bar degli operai non si parla d’altro, le Brigate Rosse sono pronte ad alzare il livello dello scontro.
Alessandro Bertante è autore dei saggi Re Nudo (2005) e Contro il ’68 (2007). Fra i suoi romanzi ricordiamo Al Diavul (2008), vincitore del Premio Chianti, Nina dei lupi (2011, 2019), finalista Premio Strega e vincitore del Premio Rieti, Estate crudele (2013), vincitore del Premio Margherita Hack e Gli ultimi ragazzi del secolo (2016), vincitore del Premio Selezione Campiello, giuria dei letterati.
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