I libri della settimana: Ferrero, Frugoni, Bergamin

 La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.

Il presepe di san FrancescoSchermata 2023-10-03 alle 08.50.56
Storia del Natale di Greccio
di Chiara Frugoni
Il Mulino
pp. 276, 38 euro

A 800 anni dal primo presepe qual è la storia della sua invenzione? 
«Voglio evocare il ricordo di quel Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del cuore i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, e come fu adagiato in una greppia quando fu messo sul fieno tra il bue e l’asino». Con queste parole – secondo il suo primo biografo – Francesco chiede a un fedele amico di Greccio di predisporre quanto serve per realizzare il presepe. Ma dove sono i personaggi principali, la Madonna e il bambino? Perché mai Francesco sceglie di rappresentare il Natale solo attraverso la greppia colma di fieno, fra due animali non nominati dai vangeli canonici? 
Armata degli strumenti in cui eccelleva, Chiara Frugoni si avvicina  alla figura del santo di Assisi, illuminando la vera posta in gioco del Natale di Greccio, quel potente messaggio di pace che dal 1223 ancora oggi vibra di una mai sopita spiritualità rivoluzionaria.

Chiara Frugoni (1940-2022) ha insegnato Storia medievale nelle Università di Pisa, Roma e Parigi. Tra i suoi libri segnaliamo, per il Mulino, Vivere nel Medioevo. Donne, uomini e soprattutto bambini (2017), Uomini e animali nel Medioevo. Storie fantastiche e feroci (2018), Paradiso vista Inferno. Buon governo e tirannide nel Medioevo di Ambrogio Lorenzetti (2019), Paure medievali. Epidemie, prodigi, fine del tempo (2020) e Donne medievali. Sole, indomite, avventurose (2021).

ItaloSchermata 2023-10-03 alle 08.50.35
di Ernesto Ferrero
Einaudi
pp. 232, € 19

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, Ernesto Ferrero ci offre un ritratto dello scrittore dietro le quinte, nei tratti caratteriali meno noti, nei risvolti privati, lungo i vent’anni di vicinanza e lavoro comune in Einaudi. Prendono vita i rapporti di Calvino con i genitori, l’importanza dell’imprinting famigliare, la passione per i fumetti e il gusto del disegno, l’amicizia con Eugenio Scalfari, i soprassalti della guerra partigiana, le passioni del dopoguerra, il legame con la Liguria, gli amori. E poi il lavoro quotidiano, con i suoi piccoli segreti, in Einaudi e nelle redazioni dei giornali, l’incontro con Hemingway a Stresa, la visita a Silvana Mangano e Vittorio Gassman sul set di Riso amaro. E ancora il trauma dell’invasione sovietica in Ungheria e il progressivo distacco dal Pci e dalla politica militante, il viaggio in America, le decisive letture scientifiche, la fascinazione delle immagini, la scoperta dello strutturalismo e i soggiorni nelle metropoli e nella pineta toscana di Roccamare, dove scrive le Lezioni americane...

Ernesto Ferrero ha diretto il Salone del libro di Torino dal 1998 al 2016. Tra i suoi libri, i romanzi N. (Premio Strega 2000), L'anno dell'Indiano (2001 e 2023), Disegnare il vento (2011), Storia di Quirina, di una talpa e di un orto di montagna (2014), tutti presso Einaudi, insieme a Barbablú. Gilles de Rais e il tramonto del Medioevo (2004 e 2020) e al saggio Primo Levi. La vita, le opere (2007). Sempre per Einaudi, ha pubblicato nel 2018 Amarcord bianconero, nel 2019 Francesco e il Sultano, nel 2021 Napoleone in venti parole, nel 2022 Album di famiglia. Maestri del Novecento ritratti dal vivo. Presso Mondadori le Lezioni napoleoniche (2002) e presso Feltrinelli il libro di memorie einaudiane I migliori anni della nostra vita (2005). Collabora a «La Stampa» e a «Il Sole 24 Ore».


Andare per fariSchermata 2023-10-03 alle 08.51.24
di Luca Bergamin
Mulino, collana "Ritrovare l'Italia"
pp. 176, 13 euro

Da sempre punti di riferimento per chi naviga, i fari svettano nella loro bellezza e sinuosità architettonica all’imbocco di storici porti, in cima a falesie rocciose, su promontori suggestivi, spuntano da isolotti o scogli in mezzo al mare. La moderna tecnologia ne ha un po’ scalfito l’importanza, facendone risaltare, soprattutto attorno alla solitudine quasi ascetica dei loro guardiani, la dimensione di rifugio dalle procelle della vita. Oggi, i fari sono divenuti un vero e proprio patrimonio culturale, raccontano la nostra storia di popolo di navigatori e offrono la possibilità di ripararsi nei loro rigeneranti silenzi. L’itinerario si snoda tra coste e isole, da Genova e Trieste all’Arcipelago Toscano, con Sardegna, Campania, Sicilia, Puglia grandi protagoniste.

Luca Bergamin, giornalista e scrittore, collabora con il «Corriere della Sera», «La Stampa», «Il Sole 24 Ore», il «Financial Times». Di recente ha pubblicato Barbagia è libertà (Ediciclo, 2021), Giardini pazzi e misteriosi (Pendragon, 2021), Salento. Terre e mare a Sud Est (Polaris, 2022). 

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