La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.
L'artista dell'anima. Giotto e il suo mondo
di Alessandro Masi
Neri Pozza
187 pagine, 17 euro
È l’artista che per primo ha dato un’anima alle sue opere. Dei suoi quadri e dei suoi affreschi sappiamo perciò molto, ma della sua vita di uomo ben poco, avvolta com’è nella leggenda. Ora da un accurato lavoro di scavo negli archivi e dalle cronache dell’epoca, Alessandro Masi fa nascere una rigorosa e documentatissima biografia di Giotto, del «ragazzo» che rivoluzionò la pittura tra il Duecento e il Trecento, quando si preparava la Rinascenza. E lo fa narrando quella vita come fosse un romanzo. Così entriamo con Giotto nella Basilica Superiore di Assisi, nella cappella degli Scrovegni a Padova, nelle basiliche di Roma, Napoli, Firenze… Un racconto tanto vivido che sembra di sentire l’odore dei colori, di stare sulle impalcature a osservarlo dipingere, di percepire lo stupore dei committenti di fronte a opere che non avevano alcun paragone con quanto realizzato prima. Emergono con forza i suoi rapporti con il maestro Cimabue, con gli intellettuali della sua epoca e in particolare con Dante, di cui fece un ritratto giovanile nel 1302.
Alessandro Masi, storico dell’arte e giornalista, è Segretario Generale della Società Dante Alighieri. I suoi interessi spaziano dal futurismo (Zig-Zag. Il romanzo futurista, Il Saggiatore) a tratti di politica culturale del ventennio fascista (Giuseppe Bottai. La politica delle arti, Editalia). Il suo recente studio sull’arte italiana a cavallo tra fascismo e repubblica (Idealismo e opportunismo, Mursia) ha dato vita a un lungo dibattito sulla figura di Palmiro Togliatti e gli intellettuali.
Il profeta e la diva
di Giuseppe Manfridi
Gremese
19,50 euro, 192 pagine
È il 1969. Accadono magie sconvolgenti nella cittadina turca di Göreme, e accadono tutte nell’arco di una sola notte susseguente a un’intensa giornata di riprese dedicata alla lavorazione del film Medea, di cui è protagonista la più grande cantante lirica di tutti i tempi: Maria Callas. Nel ruolo di Giasone, amante di Medea, un campione di salto triplo reduce da due record del mondo alle Olimpiadi messicane dell’anno prima: Giuseppe Gentile. Regista del film: Pier Paolo Pasolini. In questo romanzo tutto è vero e tutto è alterato. È soprattutto vero che, sul set, tra Maria e Pier Paolo nacque un amore tanto potente quanto impossibile da vivere.
Giuseppe Manfridi è nato a Roma, dove attualmente vive. Considerato uno dei massimi drammaturghi italiani, è autore di commedie rappresentate in tutto il mondo. Fra i suoi titoli di maggior successo figurano Giacomo, il prepotente e Ti amo, Maria! (1989), rappresentati nei maggiori teatri italiani. Ha firmato le sceneggiature di film di successo come Ultrà (1991), Maniaci sentimentali (1994) e Vite strozzate (1996). Ha debuttato nella narrativa con il romanzo Cronache dal paesaggio (Gremese, 2006, finalista al Premio Strega), a cui sono seguiti La cuspide di ghiaccio (Gremese, 2008) e, recentemente, il fortunato Anja, la segretaria di Dostoevskij (La Lepre Edizioni, 2019).
Terrarossa.
Una nuova indagine della commissaria Lolita Lobosco
di Gabriella Genisi
Sonzogno
pp. 208, 15 euro
Bari, primi giorni di agosto. Mentre Lolita Lobosco cerca di godersi le ferie, nella rimessa dell’azienda agricola Terrarossa viene ritrovato il cadavere di Suni Digioia, giovane imprenditrice, attivista per i diritti dei braccianti ed ecologista convinta. Sul portone d’ingresso, scritta a lettere scarlatte, campeggia la frase: «Entrate, mi sono impiccata.» Ma la pista del suicidio, da subito la più battuta, non convince affatto la commissaria Lobosco, che torna in servizio decisa a vederci chiaro. Quando l’autopsia conferma che la ragazza è stata strangolata, la sua vita privata viene rivoltata come un calzino: era troppo bella, libera e indipendente per non suscitare invidie e maldicenze. Lolita, però, non si accontenta dei pettegolezzi e non esita a immergersi nelle acque torbide del caporalato per cercare di far affiorare la verità. Sullo sfondo di una città stravolta e quasi irriconoscibile, eppure pervasa come ogni estate dal profumo della salsa di pomodoro, la tenace commissaria barese torna con un nuovo caso da risolvere – intricato come la sua relazione con Caruso –, lottando ancora una volta per far trionfare la giustizia.
Gabriella Genisi è nata e abita a pochi chilometri da Bari. Ha scritto numerosi libri e ha inventato il personaggio di Lolita Lobosco, protagonista dei romanzi pubblicati da Sonzogno che hanno ispirato la fortunata serie tv trasmessa su Rai 1: La circonferenza delle arance (2010), Giallo ciliegia (2011), Uva noir (2012), Gioco pericoloso (2014), Spaghetti all’Assassina (2015), Mare nero (2016), Dopo tanta nebbia (2017) e I quattro cantoni (2020). Per Rizzoli sono usciti Pizzica amara (2019) e La regola di Santa Croce (2021).
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