La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.
Piccolo dizionario delle malattie letterarie
di Marco Rossari
Einaudi
13,50 euro, pp.96
Con intelligenza e sarcasmo, Marco Rossari stila un elenco curioso ed esilarante di tic, compulsioni, vizi, vezzi e malattie immaginarie contratte da chi, nella vita, ha scelto di dedicarsi anima e corpo ai libri. Troverete l’antidepressivo Sedaris, il morbo di Bernhard, i medicamenti fasulli dell’autopubblicazione, la plaquette come forma di infezione batterica contratta tramite enjambement e la bukowskite, che sappiamo di avere quando ci svegliamo dopo una sbronza e improvvisamente ci sentiamo scrittori. E poi la temutissima sindrome di Franzen e quella adolescenziale di Siddharta, il borgesismo come forma acuta di labirintite. Chi contrae l’intellettualite legge Bachtin mentre tutta l’Italia guarda Sanremo, invece chi romanza troppo la propria vita potrebbe aver preso il morbo di Zeno… Pubblicato per la prima volta da Italo Svevo Edizioni nel 2016, torna in una nuova versione rivista e ampliata questo divertissement acuminato, perfetto per chi è capace di non prendersi troppo sul serio.
Marco Rossari ha pubblicato per Einaudi i romanzi Nel cuore della notte (2018) e L'ombra del vulcano (2023) e Piccolo dizionario delle malattie letterarie (2025). Nel 2019 ha pubblicato il volume di poesie Le bambinacce (Feltrinelli) a quattro mani con Veronica Raimo. Ha tradotto e curato opere di Francis Scott Fitzgerald, Truman Capote, Anthony Burgess, Charles Dickens, Joseph Conrad, George Orwell e tanti altri. Ha curato l'antologia Racconti da ridere (Einaudi 2017). Scrive per numerose testate e insegna alla scuola Belleville di Milano.
Ad extra. Cattolici e cultura: un dibattito
a cura di Edoardo Castagna
Vita e pensiero - Avvenire
182 pagine, 15 euro
«Molta morale, poca comunità, zero cultura»: questa frase di Pierangelo Sequeri è rimbalzata tra le pareti degli intellettuali cattolici o vicini al mondo cattolico sgretolando un muro di cartone che ha rilevato una voglia di discutere del binomio cultura-fede cattolica, oggi molto trascurato. Da quell’articolo apparso su «Avvenire», che invitava ad extra, a uscire cioè da un certo confinamento di idee, produzioni, azioni, è nato un ricco dibattito con importanti nomi della cultura. Voci che diventano ora una raccolta per andare tutti insieme oltre. Come ha scritto Sequeri: «La fede che Gesù cerca fra gli umani non è riservata ai preti e ai profeti, ai battezzati e ai salvati. La Chiesa è ancora balbettante su questo, e fatica a trovare le parole per dirlo. Non sa ancora bene come “dirlo”, ma nel profondo della sua coscienza sa di “saperlo”». Bisogna andare oltre una certa paccottiglia di pensiero che edulcora la realtà senza risolvere o aggiungere nulla. Oltre quei recinti che tengono sotterrati i tesori accumulati in questi decenni da una riflessione teologica incredibilmente più ispirata, da una spiritualità straordinariamente più vitale, da una concezione di Chiesa più comunitaria. Una ricchezza che deve essere messa in circolo con nuove forze e pensiero, con la capacità di dialogo che cerca di esprimere questo dibattito.
Edoardo Castagna è responsabile dal 2016 della sezione culturale di «Avvenire», composta dalle pagine quotidiane Agorà, dal settimanale Gutenberg e dal mensile «Luoghi dell’Infinito». Ha pubblicato, tra l’altro, i saggi L’uomo di Uz. Giobbe e la letteratura del Novecento (2007) e Ariani. Origine, storia e redenzione di un mito che ha insanguinato il Novecento (2012). È docente di Teoria e tecniche dell’informazione culturale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Di madre in figlia
di Concita De Gregorio
Feltrinelli
16 euro, 160 pagine
Concita De Gregorio intreccia tre generazioni, tre epoche della storia e tre stagioni della vita nelle voci di Marilù, Angela e Adè: subito così vere, così vulnerabili e vive da risuonare immediatamente intime.
Marilù abita in cima a un’isola: sotto c’è il villaggio, in mezzo il bosco e infine la radura con la sua casa, dove nemmeno i frequenti incendi estivi possono raggiungerla. È una donna che affascina ma un po’ spaventa, perché porta con sé il fatto di essere stata molto libera negli anni più liberi del secolo scorso, gli psichedelici Settanta. Fin troppo, pensa sua figlia Angela, che sente di averne ricevuto soltanto trascuratezza. Ora Angela si trova costretta a malincuore ad affidarle per tre mesi la figlia Adelaide – che si fa chiamare Adè –, adolescente tanto attiva in Rete quanto insicura nel mondo e nel proprio corpo. In questa lunga estate nonna e nipote si ritrovano insieme dopo dieci anni, si conoscono e si riconoscono, mentre la madre irrompe con telefonate ansiose sul fisso di casa perché, come primo gesto, Marilù ha requisito il cellulare alla ragazza. Per Adè la vacanza non potrebbe cominciare peggio, invece a poco a poco diventa un’avventura...
Concita De Gregorio, giornalista de La Repubblica e scrittrice. Dal 2008 al 2011 è stata direttore de «l'Unità». Tra le sue pubblicazioni si ricordano Non lavate questo sangue (Laterza, 2001); Una madre lo sa. Tutte le ombre dell'amore perfetto (Mondadori, 2006); Malamore. Esercizi di resistenza al dolore (Mondadori, 2008); Così è la vita (Einaudi, 2011); Un giorno sull'isola (Einaudi, 2014); Mi sa che fuori è primavera (Feltrinelli, 2015); Cosa pensano le ragazze (Einaudi, 2016) e Nella notte (Feltrinelli, 2019).
I libri della settimana: Rossari, Castagna, De Gregorio
Valerio De Luca
Tempo di lettura: 3
minuti
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