Da quando Blub si è affacciato sulla scena urbana italiana, “l’arte sa nuotare”. Il segno distintivo dello street artist fiorentino che si firma con questo pseudonimo e che, come il collega Banksy, ha scelto di conservare l’anonimato, è una maschera da sub. La indossano i personaggi che ritrae e applica in punti strategici delle città in cui opera, uomini e donne illustri di un passato reale o fittizio, remoto o recente: artisti noti come Leonardo da Vinci o Picasso, volti della storia come Giulio Cesare, Lorenzo il Magnifico, Garibaldi e perfino Gesù, star del cinema come Totò o Marilyn Monroe, oppure protagonisti di celebri capolavori quali la Venere nascente di Botticelli, o il Federico da Montefeltro di Piero della Francesca. Tutti ostentano i vistosi occhiali da immersione, attributo necessario a esplorare le profondità di una dimensione universale. Le figure fluttuano nell’acqua senza peso e senza tempo, condividendo con l’elemento che li accoglie uno stato di eterna sospensione, assicurandosi la loro sopravvivenza nell’immaginario contemporaneo.
Nel repertorio delle mitiche creature “anfibie” di Blub non poteva mancare il sub Dante, che si può avvistare in vari esemplari (acrilico su carta) nel centro di Firenze o di Ravenna, tra uno sportello del gas e un pannello dell’elettricità, i supporti preferiti dall’artista. Il profilo è quello dell’iconico ritratto di Botticelli, ma ritinteggiato di blu oceano e naturalmente rielaborato in versione subacquea, circondato da bollicine d’aria. Pronto a ricordarci, da un angolo di strada, che l’arte può far “restare a galla” anche nei momenti più difficili.
Credits immagine: Blub #lartesanuotare. Courtesy dell'artista
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