È in corso la 79esima Mostra d’Arte cinematografica di Venezia, edizione che festeggia i novant’anni dalla sua fondazione. Grande attesa per la premiazione del 10 settembre che vede protagonisti cinque film italiani in corsa per il Leone d’Oro, su un totale di venticinque titoli presenti nelle varie sezioni.
Il signore delle formiche di Gianni Amelio, una produzione Italia - Francia; Chiara di Susanna Nicchiarelli, di produzione italo - belga; L’immensità di Emanuele Crialese, con Penelope Cruz; tre film realizzati con il sostegno della direzione generale Cinema e audiovisivo – MiC; a seguire, Monica di Andrea Palladoro, una coproduzione Italia Usa; Bones and all di Luca Guadagnino. Storie di attualità incentrate sulle diverse forme dell’amore: omosessuale, materno, cannibale.
Anche se non presenti in concorso, sono all’attenzione della critica altri quattro film italiani: In viaggio di Gianfranco Rosi, film – documentario proposto nella sezione Orizzonti, che svelerà aspetti inediti del pensiero di Papa Francesco; Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa, produzione attesissima per l’esordio come attrice della cantante Elodie; Siccità di Paolo Virzì, con Monica Bellucci, Valerio Mastandrea e Silvio Orlando; Margini di Niccolò Falsetti, una commedia incentrata sulla vicenda di una rock band che mette in pratica un piano stravagante per arrivare al successo.
Come annunciato dal direttore Alberto Barbera, il cinema italiano torna a Venezia 79 con una sovrabbondanza di produzioni, grazie ai finanziamenti record stanziati per risollevare un settore gravemente colpito dalla pandemia. Un rilancio dell’industria culturale finalizzato a una proficua distribuzione e al ritorno del pubblico in sala, in competizione con le grandi piattaforme quali Netflix, presente a Venezia 79 con quattro film e una serie tv: Copenhagen Cowboy di Nicolas Winding Refn.
Commenti