Abbiamo avuto già occasione di sottolineare precedentemente in questa sede una questione apparentemente banale, ovvero che il fine della comunicazione – sia scritta che orale – è fare in modo che un certo messaggio passi da un interlocutore a un altro.
Questo aspetto è tanto basilare quanto troppo spesso trascurato nella vita quotidiana. È utile dunque soffermarcisi talvolta per riflettere: in questo modo, infatti, è più probabile che modificheremo la nostra impostazione originaria e formuleremo alla radice con maggiore precisione il nostro messaggio.
Tra gli elementi fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo della chiarezza nella comunicazione, ce n’è uno a nostro parere troppo poco considerato: la sottrazione.
Mettere solo le parole necessarie in una frase apporta moltissimi benefici, sia a chi produce il messaggio, sia alla trasmissione del messaggio stesso. Tuttavia è un procedimento non facile da mettere in pratica: farlo significa infatti dissipare la confusione e riconoscere l’essenziale, esercitando il pensiero.
Ne consegue dunque che un messaggio essenziale è probabilmente un messaggio anche più ponderato. Essenziale, infatti, non significa affatto semplice: al contrario, nella brevità c’è una maggiore concentrazione di contenuto.
Si tenga inoltre presente che le parole inutili non sono solo nei discorsi evidentemente pomposi, ma anche in quelli a prima vista più semplici. Per esempio, abbiamo già avuto modo di trattare in questa sede della recente diffusione dell’espressione “quello che è” nelle sue diverse forme, una “zeppa linguistica” priva di reale significato, se non quello di innalzare apparentemente il tono del discorso.
Facciamo di nuovo un esempio molto comune: “stamattina i dirigenti hanno presentato quello che è il piano annuale dell’azienda”. Eliminando la zeppa, la frase contiene già tutti gli elementi necessari alla comprensione del messaggio, che in questo modo può arrivare in modo più diretto: “stamattina i dirigenti hanno presentato il piano annuale dell’azienda”.
Speriamo dunque di essere riusciti a rendere evidente quanto sia importante la sottrazione nella formulazione delle frasi, e in fondo anche a offrire un trucco pratico per raggiungere eleganza ed efficienza nella comunicazione.
Elogio della sottrazione
Aldina Giulia Villari
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