La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.
The Big Band Theory
Alceste Ayroldi
Minimum Fax
Dalle prime decadi del secolo si è assistito in Italia alla formazione delle prime orchestre, che si sono fortemente radicate nel panorama musicale nazionale, e con l’avvento della tecnologia e la diffusione dei mezzi di registrazione, la produzione musicale orchestrale ha subito una significativa trasformazione, consentendo una più ampia diffusione della musica sinfonica e un’apertura verso nuove sonorità e generi musicali. Tra questi, il jazz ha progressivamente assunto un ruolo sempre più dominante, accompagnato da una crescente professionalizzazione. Alla fine degli anni Cinquanta è nata a Milano la prima scuola di musica dedicata al jazz, fondata da Giorgio Gaslini, forse il primo a dare al jazz la stessa dignità della musica colta. Un processo che è proseguito senza interruzioni fi no ai nostri giorni, e che è ampiamente documentato dalle interviste rivolte a sedici direttori/fondatori di «big band» italiane.
Ricostruendo la genesi delle rispettive orchestre e rievocandone l’attività e le collaborazioni internazionali, le testimonianze di maestri come Mario Corvini e Pino Jodice, Enrico Intra e Massimo Nunzi, dimostrano quanto il jazz rimanga una realtà vitale all’interno del panorama musicale italiano, e abbia anzi conosciuto, negli ultimi anni, un’ulteriore espansione. Alle interviste segue un interessantissimo focus sulla nascita e sullo sviluppo della scena jazz a Palermo, che ha trovato nell’Orchestra Jazz Siciliana il suo momento forse più esaltante, qui raccontato attraverso le voci di Ignazio Garsia, Domenico Riina, Vito Giordano e Antonino Pedone.
Avventure e disavventure dei classici. Libri perduti, ritrovati e sognati dall'antichità a oggi
Tommaso Braccini
Carocci Editore
Che vita spericolata hanno avuto i classici! Gli ultimi esemplari di poesie, romanzi, trattati dell'antichità sono stati rubati, contrabbandati, mascherati, riciclati e nascosti. L'acqua del Nilo, l'inchiostro della censura, studiosi senza scrupoli, persino animali da cortile e avide SS hanno minacciato di toglierceli per sempre. Altri testi sono stati ritrovati dove meno ci si aspettava: versi di Plauto in una Bibbia, teoremi matematici sotto (false) miniature bizantine, racconti piccantissimi nella biblioteca di Montecassino, romanzi greci nella copertina di libri afgani. Per non parlare dei falsi, come un Satyricon completo che continua a circolare ancor oggi come se fosse autentico. E poi ci sono le leggende che sono nate intorno alle opere dell'antichità, da Omero, che avrebbe plagiato un'antica sacerdotessa egizia di nome Fantasia, alla gigantesca opera storica di Livio, che sarebbe integralmente conservata a Istanbul o in Marocco... o nei sotterranei di Castel dell'Ovo. Questo libro parla di opere sopravvissute nonostante tutto e tutti, dei miti che le hanno circondate, e degli uomini che le hanno rinvenute e salvate. È grazie a loro se Greci e Romani ci parlano ancora oggi.
Il cibo è politica
Fabio Ciconte
Einaudi
Ci siamo convinti di cambiare lo stato delle cose esclusivamente con l’azione individuale: abbiamo pensato di poter risolvere l’emergenza climatica mangiando meno carne, sprecando meno cibo o usando meno plastica. Eppure, la crisi ecologica, sociale ed ambientale non accenna a migliorare. Questo libro parte, dunque, da un interrogativo: è davvero sufficiente essere dei bravi consumatori? È arrivato il momento di ammetterlo: non saranno le nostre azioni quotidiane a metterci in salvo. Anzi, rischiano addirittura di essere parte del problema, perché ci distraggono dalle responsabilità reali della politica e dei mercati. Ecco perché bisogna ritornare ad agire collettivamente, perché il cibo è, innanzitutto, politica.
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