La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.
Bozze non corrette
di Stefano Bartezzaghi e Pier Mauro Tamburini
Mondadori
18,50 euro, 204 pagine
“Questo libro è pieno di errori, mille per la precisione: refusi (ma non di punteggiatura o sintassi, non sono così cattivo), errori lessicali e grammaticali, vocaboli sbagliati, errori fattuali, omissioni. E non è colpa del povero correttore di bozze che ci ha lavorato. Gli errori li ho messi io, per giocare con voi come Niccolò Errante faceva con me. Errante era un grande scrittore misterioso, enigmatico, che non amava apparire: nessuno sa esattamente neanche quando o dove è nato. Avevo il privilegio di essere il correttore di bozze dei suoi romanzi e posso dire di essere stato anche un suo amico. E a un certo punto io e Niccolò abbiamo iniziato a fare un gioco. Mi inviava brevi racconti pieni di errori da scovare, e quegli errori componevano un messaggio segreto. Ci abbiamo giocato fino alla sua morte o, per meglio dire, fino al suo suicidio: il 3 giugno 2025, dopo una riunione con la casa editrice, il mio scrittore preferito e mio amico, infatti, completamente ubriaco si è buttato dal balcone di casa sua. Però io so che Errante non si è suicidato e ho nascosto la verità nei mille errori disseminati in questo libro. E solo i più scaltri tra voi che riusciranno a trovarli potranno ricomporre un messaggio segreto e risolvere il giallo della sua morte. Quanti di voi accetteranno la sfida?”.
Stefano Bartezzaghi è un enigmista, giornalista e semiologo. Cura dal 1987 una rubrica settimanale di giochi linguistici e ogni giorno pubblica un cruciverba su “Repubblica”. Insegna Semiotica della creatività all’università IULM di Milano. Tra i suoi lavori più recenti: Mettere al mondo il mondo (Bompiani), Chi vince non sa cosa si perde. Agonismo, gioco, guerra (Bompiani) e Le parole fanno il solletico (con D. Pennac e la collaborazione di Y. Mélaouah, Salani).
Pier Mauro Tamburini è sceneggiatore, regista e scrittore. È uno dei massimi esperti di libri-gioco in Italia e, con lo pseudonimo Leonardo Lupo, ha co-creato la celebre serie Escape Book (Piemme). Nel 2010 ha co-fondato La Buoncostume, un collettivo autoriale con cui ha scritto diversi programmi e serie tv. Ha pubblicato i romanzi Millennials. Il mondo nuovo e Furioso. L’ultimo canto (Mondadori) e i libri-gioco Casi irrisolti e L’isola dei misteri (DeAgostini).
Spiritualità
di Antonio Spadaro e Michelangelo Pistoletto
Marsilio
160 pagine, 17 euro
Un maestro dell’arte contemporanea, creatore di simboli e forme, e un gesuita, esegeta rinomato e appassionato d’arte, intrecciano in queste pagine un dialogo vertiginoso. Le parole di Michelangelo Pistoletto e padre Antonio Spadaro non si limitano infatti a incontrarsi: si rincorrono, si sfidano, costruendo un percorso imprevedibile che esplora l’essenza stessa dell’umano. Al centro di questa conversazione, nata negli anni e maturata come una sinfonia, emergono i temi della spiritualità intesa come «fermentazione», architettura del pensiero, desiderio di un aldilà e di un senso, necessità di costruire una pace che abiti il mondo. L’arte, allo stesso tempo, estende direttamente il suo rapporto con l’intero complesso della società, portando la spiritualità a ritrovare pienamente il suo ruolo.
Antonio Spadaro, gesuita, è sottosegretario del Dicastero vaticano per la cultura e l’educazione. È stato a lungo direttore della rivista «La Civiltà Cattolica», è editorialista di Radio1 Rai, collabora con «la Repubblica» ed è autore della rubrica sul Vangelo del «Fatto Quotidiano». Con Marsilio ha pubblicato L’atlante di Francesco e Una trama divina (entrambi del 2023), e ha curato il volume di papa Francesco La saggezza del tempo (2018), le sue Esortazioni apostoliche Gaudete et exsultate (2018), Querida Amazonia (2020) e la sua Enciclica Fratelli tutti (2020).
Michelangelo Pistoletto è uno dei più importanti artisti contemporanei. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”.
La prima volta a Roma
di Patrizia Ruscio
Edizioni della Sera
pp. 170, 16 euro
"La prima volta a Roma" una guida intima scritta a più mani dedicata alla città eterna, dove ogni angolo racconta una storia e persino i sampietrini e le pietre d'inciampo sussurrano una verità.
Attraverso le parole delle autrici e degli autori, Roma si disvela via via in molteplici modi e sotto prospettive originali: non é solo una scenografia ma un luogo dove le vite e destini si intrecciano al passato e al presente, fondendosi in una danza senza tempo.
La prospettiva su Roma spazia dal punto di vista di un bambino che, durante un matrimonio, viene rapito dal padre che lo porta a visitare per la prima volta il Colosseo, alla visione distopica della nascita di Roma, passando per la riflessione di una città che sa diventare accessibile e a misura di donna.
Ogni racconto, diciannove in tutto, è un viaggio emozionale attraverso una Roma ossimorica che non è mai la stessa pur essendo sempre e profondamente se stessa.
Patrizia Ruscio, giornalista e scrittrice. Nel 2011 risale il debutto nella narrativa biografica con "Quella volta un angelo, incontri che cambiano la vita" (Paoline) una raccolta di venti interviste a personalità note e amate dal grande pubblico che raccontano gli incontri importanti della loro vita (Carla Fracci, Ennio Morricone, Alessio Boni, Francesca Archibugi, Maria Grazia Cucinotta e Fabrizio Gifuni).
I libri della settimana: Bartezzaghi-Tamburini, Spadaro-Pistoletto, Ruscio
Valerio De Luca
Tempo di lettura: 3
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