I libri della settimana: Durastanti, Solito, Fagiolo

 La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.

MissitaliaSchermata 2024-04-05 alle 10.11.29
di Claudia Durastanti
La nave di Teseo
20 euro, 400 pagine

Amalia Spada è un’avventuriera lontana dai tumulti che agitano la nazione che sta per nascere; una donna dallo spirito irrequieto e temerario. Vive in una casa tra i calanchi lucani diventata un rifugio per creature diseredate e ribelli in cerca di una nuova vita, per ragazze selvatiche e uomini dalla forza mozzata. Quando arriva l’industrializzazione, la Fabbrica piomba nelle loro vite come un oscuro oggetto del desiderio, mutandone per sempre il destino.
Negli anni del dopoguerra e della corsa all’energia, una giovane antropologa di nome Ada esplora la Basilicata del sortilegio e del petrolio mentre scopre diverse incarnazioni dell’amore. Muovendosi tra centri di potere e impianti d’estrazione, Ada si ritrova invischiata in un Sud perturbante e magnetico che rivoluziona il corso della sua esistenza.
Cento anni più tardi, la Lucania è diventata la base per la colonizzazione della Luna: da qui partono le navicelle dell’Agenzia Spaziale Mediterranea dirette al Mondo Nuovo. In questo insediamento avveniristico, si trova A, una donna solitaria e libera che ridà vita a oggetti non più desiderati per conto dell’Agenzia. Nel suo passato c’è stato un marito, ma anche il bisogno di andare lontano; nel suo presente, la voglia di conciliarsi con l’idea della fine.

Claudia Durastanti è scrittrice e traduttrice dall’inglese. Il suo romanzo d’esordio Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra (2010, nuova edizione La nave di Teseo 2020) ha vinto il premio Mondello Giovani. Ha pubblicato A Chloe, per le ragioni sbagliate (2013), Cleopatra va in prigione (2016) e La straniera (La nave di Teseo 2019), finalista al premio Strega, tradotto in più di 25 paesi e tra i migliori libri del 2022 per il “New Yorker”. Ha una rubrica di musica su “Internazionale”. Cura i libri della Tartaruga.


La promessa della madresolito
di Carlos Solito
Treccani
400 pagine, 60 euro

Il volume racconta e illustra il viaggio dell’Acquedotto Pugliese e dei corsi d’acqua che esso raccoglie e costeggia: partendo dalle sue fabbriche naturali, le sorgenti del Sele, l’Acquedotto arriva fino a Caposele, passa per i monti d’Irpinia, attraversando nevai e inghiottitoi carsici. Il viaggio fotografico dell’autore Carlos Solito racconta il prezioso tesoro campano e più avanti lucano che raggiunge capillarmente ogni angolo della Puglia per mezzo di un’opera ingegneristica dal valore storico inestimabile. Costruita a partire dal 1906, la rete idrica dell’Acquedotto Pugliese si estende per ventimila chilometri, servendo più di quattro milioni di persone e percorrendo i luoghi più suggestivi della Campania, della Basilicata e della Puglia. Un viaggio che comincia dalle pance delle montagne, delle grotte, delle caverne e dei fiumi sotterranei (le vere e proprie fabbriche degli acquiferi carsici) e segue il suo corso attraversando le più iconiche e importanti bellezze naturali e artificiali: montagne, boschi, flora, mondi ipogei (voragini, fiumi e laghi), valli, campagne, centri abitati, sentieri, tratturi, manieri solitari, coste, antiche vie e tutto ciò che l’Acquedotto Pugliese contempla nella sua nobile e virtuosa estensione.

Carlos Solito, scrittore, fotografo, giornalista e regista. Ha firmato la raccolta di racconti Il contrario del sole (Versante Sud, 2010) e Montagne (Elliot, 2012), insieme a Dacia Maraini, Paolo Rumiz, Maurizio Maggiani, Franco Arminio, Andrea Bocconi e altri. Ricordiamo i romanzi Sciamenesciá (Elliot, 2016) e La ballata dei sassi (Sperling & Kupfer, 2018).


Visione di DanteSchermata 2024-03-01 alle 11.50.19.png
di Marcello Fagiolo
Quattroemme
34 euro, 204 pagine

Dante e Roma
di Marcello Fagiolo
Gangemi
34 euro, 264 pagine

Entrambi i volumi verranno presentati a Palazzo Firenze (Roma) il 10 aprile in occasione della conferenza "Gli splendori della Roma dell’anno 1300, vista Dante".

Il primo volume “Visione di Dante” è dedicato al padre della lingua italiana, ma non come letterato, bensì come propulsore d’immagini che hanno influenzato l’arte di tutti i tempi. Il libro, illustrato da 700 immagini, ha come sottotitolo “L’immaginazione della Commedia, l’ombra di Fiorenza e il paradiso di Roma-Amor”.

Il secondo volume "Dante a Roma", a cura di Marcello Fagiolo, presenta gli Atti del Convegno promosso dal Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma e dall’Istituto Nazionale di Studi Romani (Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, 2-3 dicembre 2021) e ha come contenuto i legami storici e letterari del Sommo Poeta con la città di Roma. Nel volume sono presenti i saggi di Andrea Alessi, Carla Benocci, Rino Caputo, Franco Cardini, Monica Centanni, Marcello Fagiolo, Giulio Ferroni, Ilaria Fiumi Sermattei, Pietro Gibellini, Nicola Longo, Vito Rocco Panetta, Elisabetta Procida, Diego Quaglioni, Luca Ribichini, Serena Romano, Marcello Teodonio.

Nella conferenza del 10 aprile Serena Romano partirà dal modo in cui le fonti, in particolare Ghiberti e Vasari, hanno costruito la narrazione dell’arte del Medioevo a Roma, e in particolare di quel ‘canto del cigno’ della città la cui committenza più alta – i papi, e la loro corte – era destinata a lasciare poco dopo Roma, con destinazione Avignone.
Nell’ultimo decennio del Duecento, Roma era indubbiamente il luogo d’Italia a più intensa e competitiva produzione artistica. In nessun altro luogo si aprivano tanti cantieri nel giro di pochissimi anni, frutto delle ambizioni e dell’autorappresentazione di papi e grandi famiglie romane: nuove architetture che rimodellano e rinnovano gli edifici più antichi, nuovi mosaici, nuovi affreschi si succedono l’un l’altro a un ritmo mai visto. In pochi anni, un nuovo linguaggio visivo si forma, in stretto rapporto con quella che viene ormai considerata come una ‘Roma fuori le mura’, cioè la basilica di Assisi, alla città dei papi legata in un comune disegno politico, spirituale, e artistico.
La conferenza offrirà qualche esempio di questo momento ricchissimo, che ebbe un testimone d’eccezione: Dante Alighieri, che nel settembre del 1301 era a Roma, ambasciatore di Firenze, e già l’anno successivo dalla sua città veniva esiliato e condannato a morte.  

Marcello Fagiolo, già Professore in Storia dell'Architettura a Milano, Firenze e a Roma “La Sapienza”. Membro dell’Arcadia, Accademico dei Lincei e Accademico di San Luca. Ha fondato e diretto le due riviste di architettura "Psicon" e "QUASAR". Ha diretto varie collane editoriali. Autore di oltre 350 pubblicazioni, con particolare riferimento al Rinascimento, al Barocco e alla storia di Roma.

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