La bella stagione del fumetto italiano

Il 2023 si chiude con un bilancio fortemente positivo per la cultura e la creatività italiane, contribuendo ad alimentare la domanda di Italia nel mondo. 

Tra i tanti settori in crescita, in campo editoriale, continua la corsa del fumetto (+17,2%)*, un genere che ha fortemente rivitalizzato il panorama italiano negli ultimi anni, con oltre 10 milioni di lettori**.  

Oggi, oltre un libro su dieci venduto (nelle librerie, online e nella grande distribuzione) è un fumetto che, con la sua ampia offerta editoriale, ha portato nelle librerie un nuovo pubblico – soprattutto tra le nuove generazioni – generando un importante effetto a cascata anche sugli altri generi.  In un decennio i fumettisti italiani sono cresciuti in numero e diventati tra i più ricercati sul mercato mondiale. 

 Entrando nello specifico del mercato dei fumetti, un’analisi dei titoli più gettonati dalle nuove generazioni svela una perfetta commistione tra tradizione e innovazione, tra vecchie glorie e nuovi fenomeni. 

Nomi e personaggi vecchi e nuovi, continuano ad offrirci una via di fuga dalla realtà, un viaggio verso altre dimensioni e verso altri spazi, attraverso le storie di supereroi e figure fantastiche, mescolate anche con storie di personaggi normalmente straordinari. 

Insomma, di strada ne ha fatta il fumetto italiano: da Gianluigi Bonelli, considerato il padre del fumetto italiano, che nel 1984 insieme all’illustratore Aurelio Galleppini dava vita alla serie western di Tex; a Tiziano Sclavi, creatore dell’amata serie horror Dylan Dog; ai sensualissimi fumetti di Milo Manara; alle sorelle Angela e Luciana Giussani creatrici delle avvincenti storie di Diabolik, il ladro spietato che derubava i ricchi senza pietà; fino a giungere ai giorni nostri, con la giovane generazione di fumettisti italiani, di cui  Zerocalcare (pseudonimo di Michele Rech) è autorevole portavoce ***, in grado di portare alla luce quel “lungo e largo disagio generazionale sopito, nascosto, tenuto privato”, facendone un manifesto collettivo di ragazze e ragazzi qualsiasi, con i loro problemi, le loro inquietudini, le loro crisi (forse quelle di sempre). 
Un manifesto generazionale che, esploso con La profezia dell’Armadillo, ha portato il fumettista romano sulle piattaforme digitali con due serie di grande successo: Strappare lungo i bordi e Questo posto non mi renderà cattivo. 

L’effetto più positivo di questo trend sta nell’abbassamento dell’età media sia dei fruitori che degli autori di questa filiera culturale e creativa, che si traduce in un maggior protagonismo delle nuove generazioni, nello sviluppo di contenuti culturali di valore, favorendo un rinnovamento dell’offerta contemporanea, ricca di contenuti al passo con i tempi come i cambiamenti climatici, la pace e i temi dell’inclusione. 

* Io sono Cultura 2023. L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi. Tredicesimo rapporto I Quaderni di Symbola.

** Ibidem. Dati riferiti al 2022, con una crescita di 17 punti percentuali sull’anno precedente.

*** Zerocalcare ha vinto il Premio Strega nel 2015, con la pubblicazione del suo quinto libro a fumetti Dimentica il mio nome.

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