Tra gli aspetti più sottovalutati dell’arte della scrittura c’è, a nostro parere, quello dell’ordine delle parole in una frase. Intendiamoci, non si parla di quell’ordine delle parole essenziale a dare senso alla frase: diversamente da altre lingue, infatti, in italiano cambiare la posizione di alcune parole può modificare il significato del messaggio che si vuole fare arrivare.
Questo è vero innanzitutto per la posizione del soggetto e del complemento oggetto. Per esempio, la frase “Anna ama il gelato” ha perfettamente senso; ma se invertiamo l’ordine del soggetto e del complemento oggetto, “il gelato ama Anna”, nonostante le parole siano le stesse, la frase non ha più senso.
Il principio non è valido per tutte le lingue: il latino – proprio la lingua da cui proviene la nostra – possedeva il sistema dei casi che rendeva evidente la funzione sintattica di ogni parola e perciò non richiedeva un ordine preciso dei diversi componenti della frase (anche se comunque si preferiva porre il verbo alla fine).
Esclusi questi problemi di sostanza, ci riferiamo dunque a qualcosa di più sottile e pur tuttavia comunque essenziale perché una frase risulti corretta e suoni in maniera fluida.
Prendiamo spunto da uno dei nostri precedenti articoli, L’importanza della Nature Restoration Law, e analizziamo la seguente frase:
Per questo motivo, l’approvazione da parte del Parlamento Europeo della “Nature Restoration Law” lo scorso 12 luglio, può considerarsi cruciale.
La frase è chiara e corretta, ma proviamo a fare qualche tentativo invertendo l’ordine delle parole:
L’approvazione da parte del Parlamento Europeo della “Nature Restoration Law” lo scorso 12 luglio può, per questo motivo, considerarsi cruciale.
Così la frase appare in minore continuità logica con il discorso che la precede, cui si collega con la locuzione congiuntiva “per questo motivo”, che in questo caso non è più in prima posizione. Anche se non molto efficace al riguardo, l’esempio ci permette di ricordare che è possibile cambiare significato spostando l’ordine non solo di soggetto e complemento oggetto, ma anche di altri elementi della frase.
Facciamo un’altra prova:
Per questo motivo può considerarsi cruciale l’approvazione da parte del Parlamento Europeo della “Nature Restoration Law” lo scorso 12 luglio.
La frase è comunque corretta, il suo significato non cambia, ma l’oggetto ha ora minore importanza rispetto agli esempi precedenti poiché è posto dopo e non prima del verbo impersonale da cui dipende.
Un’ultima prova:
Per questo motivo l’approvazione della “Nature Restoration Law” da parte del Parlamento Europeo lo scorso 12 luglio può considerarsi cruciale.
Qui abbiamo posto “della ‘Nature Restoration Law’”, complemento di specificazione del complemento oggetto “l’approvazione”, prima del complemento d’agente “da parte del Parlamento Europeo”. Tale modifica (a dire la verità, di nuovo non molto rilevante nel nostro esempio) ci permette comunque di ricordare che il complemento di specificazione deve necessariamente essere vicino al nome cui fa riferimento, poiché altrimenti può cambiare il significato di una frase.
In conclusione, è possibile affermare che, oltre a essere essenziale in alcuni casi a dare senso ad una frase, l’ordine delle parole in italiano non è affatto un elemento neutro ma è utile a creare il filo logico di un discorso (per questo una frase corretta risulta anche scorrevole) e a dare enfasi ad alcune delle sue componenti.
Commenti