Elogio della chiarezza (e delle ripetizioni)

L’esperienza quotidiana ci ha portato a riflettere su una questione fondamentale riguardante i testi scritti, ovvero che spesso chi scrive sembra non tenere presente ciò che spinge primariamente alla produzione di un testo, cioè comunicare.
È innegabile, infatti, che oggigiorno sia frequente trovarsi davanti a testi non del tutto comprensibili. A nostro parere ciò si deve innanzitutto alla poca chiarezza nella formulazione delle frasi.
La confusione si manifesta in molteplici modi: citeremo qui solo per esempio la variazione di soggetto nell’ambito di una stessa frase, oppure l’altrettanto diffusissimo uso improprio delle parole, cioè l’inosservanza del corretto rapporto degli elementi in una frase.
Una lettura disattenta non percepisce errori come questi, errori che però non sfuggono all’attenzione di chi è veramente interessato a comprendere un testo.
Un esempio:

il progetto non è la limitata vita che può avere un cortometraggio, ma farlo diventare una vera occasione di dibattito.

Leggendo frasi come queste, si ha come l’impressione che l’autore ritenga che il lettore sia nella sua mente e che possa seguire senza difficoltà il percorso dei suoi pensieri.
Ciò naturalmente non è possibile e la chiarezza è dunque il primo obiettivo che chi produce un testo si deve proporre di adempiere e che ogni frase deve soddisfare.
A tale proposito, vale la pena spezzare una lancia in favore della ripetizione. A nostro avviso non bisogna affatto averne timore: è sicuramente meglio, infatti, ripetere una parola che rischiare di produrre una frase ambigua.
Tutto ciò conferma quanto da noi già sostenuto in questa sede in merito alla scrittura e, ancora più in generale, alla comunicazione: in primo luogo, che in questo campo l’eleganza è sinonimo di semplicità; secondariamente, che uno dei principali indizi per riconoscere la correttezza di una frase è la sua scorrevolezza.
Passiamo dunque alle soluzioni pratiche: come fare per ovviare a questi problemi? A nostro parere, la questione si affronta adottando due comportamenti che solo all’apparenza sono banali: fare chiarezza nella nostra mente prima di mettere per iscritto i nostri pensieri e rileggere quanto si è scritto, sforzandosi di mettersi nei panni di un possibile lettore.
Ricordiamoci sempre, infatti, che la nostra lingua ci permette di dire tutto, con estrema precisione e anche con poesia.

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