L’Universo a parole

 Per tradizione, siamo abituati ad esprimere un desiderio guardando le stelle cadenti, ma forse non è molto noto quanto queste due parole, stella e desiderio, abbiano in comune, anche a livello linguistico. Infatti, in pochi sanno che il termine desiderio ha origine dalla particella latina de- (che indica “separazione, allontanamento”) e da un derivato di sidus, sideris “stella”, per cui chi desidera, effettivamente, si “allontana dalle stelle”, per poi sentirne la mancanza e quindi tendere ad esse… romantico, non è vero?! 


Dalla stessa etimologia “stellare” abbiamo anche l’aggettivo siderale, che indica ciò che è “relativo agli astri, alle stelle”. In ambito astronomico, lo troviamo in locuzioni come anno siderale, ossia “il periodo orbitale completo della Terra intorno al Sole” (pari a 365 giorni) ma, con un significato più generico, lo troviamo anche in espressioni letterarie come luce siderale “la luce fredda delle stelle” oppure, più raramente, in frasi come temperatura siderale o freddo siderale per indicare “temperature molto al di sotto dello zero”, come quelle tipiche dello spazio interstellare. In senso figurato, poi, una distanza può essere siderale se è “di grande entità”, così come la differenza tra due persone è siderale quando queste rappresentano i cosiddetti “opposti”. Un suo sinonimo può essere il termine abissale (derivato di abisso, sull’esempio del fr. abyssal che a sua volta riprende, passando per il latino, la parola greca abyssus “senza fondo”, ossia “di smisurata profondità”, “sconfinato”).
Restando in tema di misure interstellari, non possiamo non citare gli anni luce, ossia l’unità di misura che in astronomia permette di misurare “la distanza con e fra oggetti al di fuori del sistema solare”. La vicinanza di due corpi celesti è, quindi, valutata in base alla distanza percorsa dalla luce in un anno, in assenza di campo gravitazionale o magnetico, e corrisponde a circa 9.461 miliardi di chilometri. In senso figurato, però, possiamo dire che una persona sta anni luce avanti a noi quando vogliamo assegnarle una certa superiorità, perché è molto capace e/o aggiornata. Due persone, invece, possono essere distanti anni luce quando sono estremamente diverse o hanno opinioni chiaramente divergenti. Insomma, l’universo ci svela i suoi segreti anche attraverso la lingua, che più di qualunque altro strumento è capace di mettere in comunicazione mondi lontanissimi.

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