Muoversi con un click

I tempi di spostamento da una parte all’altra della città possono essere davvero lunghi: forse è per questo che gli italiani amano usare degli accorciamenti, almeno a parole!

Si tratta di termini colloquiali, usati con grande frequenza specialmente nella lingua di tutti i giorni, come metro o bici, preferiti ai più lunghi metropolitana e bicicletta e di abbreviazioni di parole composte, come moto per motocicletta (moto- ciclo), bus per autobus (auto-omnibus) e auto per automobile (auto-mobilis lat.).

Ricordiamo che il termine auto- deriva dal greco αὐτός con il significato di «autonomamente/di sé stesso». È utilizzato, con questa accezione, come prefisso in moltissime parole composte, come autoritratto, autobiografia, autocontrollo, autogoal, e a fine Ottocento – su calco del francese – dà origine al termine automobile, ossia veicolo che «si muove da sé».
Proprio la diffusione dell’automobile ha dato vita ad una seconda accezione della parola auto-, che ritroviamo in molte parole composte ad indicare l’automobile: autostrada, autogrill, autoambulanza, autonoleggio, autoradio, autoscontro.

 

 

La canzone della settimana

CHE COSA C’È

Alessandra da Melbourne dedica al suo amato Fabio la canzone Che cosa c’è di Gino Paoli (1963). Il brano, scritto e interpretato da Gino Paoli su arrangiamento di Ennio Morricone, sembra che sia stato ispirato dalla storia d’amore che l’autore avrebbe avuto con la cantante Ornella Vanoni, che ne ha anche realizzato una sua personalissima versione.
Trattandosi di una vera e propria dichiarazione d’amore, un dialogo tra amanti, la particolarità linguistica di questo testo è la fedele riproduzione di alcuni tratti della lingua parlata informale, caratterizzata ad esempio dall’uso del termine gente; dall’alternanza tra le espressioni “che cosa” e “cosa” [non so (che) cosa]; dallo spostamento dell’ordine usuale delle componenti della frase [il (mio) mondo mio]; dal prevalente uso del presente nel periodo ipotetico (se tu mi guardi… puoi capire che; c’è che io ora vivo bene/se solo stiamo insieme/se solo ti ho vicino).

Che cosa c’è

Che cosa c’è
C’è che mi sono innamorato di te
C’è che ora non mi importa niente
Di tutta l’altra gente
Di tutta quella gente che non sei tu
Che cosa c’è
C’è che mi sono innamorato di te
C’è che ti voglio tanto bene
E il mondo mi appartiene
Il mondo mio che è fatto solo di te
Come ti amo
Non posso spiegarti
Non so cosa sento per te
Ma se tu mi guardi
Negli occhi un momento
Puoi capire anche da te
Che cosa c’è
C’è che mi sono innamorato di te
C’è che io ora vivo bene
Se solo stiamo insieme
Se solo ti ho vicino:
Ecco che c’è

FONTE
https://genius.com/Gino-paoli-che-cosa-ce-lyrics

CREDITI
Producers
Adriano Pennino & Michele Torpedine
Writers
Gino Paoli & Peppe Vessicchio
Arrangements
Peppe Vessicchio
Arranger
Adriano Pennino
Label
Dischi Ricordi, Five Record & RCA Italiana
Orchestra
Ennio Morricone & Peppe Vessicchio

 

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