Intervista di Giuliana Poli a Daniela Ciacci
Ond’ella, che vedea me sì com’io,
a quietarmi l’animo commosso,
pria ch’io a dimandar, la bocca aprio,
a cominciò: “Tu stesso ti fai grosso
col falso imaginar, si che non vedi
ciò che vedresti se l’avessi scosso.
(Paradiso,I,85-90)
Abbiamo intervistato Daniela Ciacci, bellissima e intelligente imprenditrice di una delle aziende più prestigiose delle Marche, Ditta AT Metalli srl, con sede a Fermignano (PU), Azienda del settore metalmeccanico che si occupa di lavorazioni metalliche.
Attualmente ricopre l’incarico di Vice Presidente e di membro di Giunta di Confapi Industria, Ancona.
Il suo contributo a ricreare la nuova Donna di Dante è arrivato con gioia e con quella leggerezza, ponte di grandi verità, ed il “vero” è noto, è sempre molto semplice. Una donna come Beatrice afferma la Ciacci, deve saper mantenere con l’uomo quelle giuste distanze, ma allo stesso tempo essere legati da un unico linguaggio, che differisce solo dalla capacità propria di saperlo più o meno comprendere. Lei porta avanti le sue differenze e Dante è il suo aspetto complementare e necessario.
Nei versi scelti, afferma l’imprenditrice, Dante per Beatrice è un libro aperto. Lei ha questo grande dono di saper leggere il suo pensiero, il loro è un linguaggio silente e conscio ognuno del proprio ruolo. Il potere di Beatrice non è arroganza, anzi lei, viene descritta come umile e discreta, ma non fragile. Per avere lo scettro non servono “le baionette”, ma in maniera endogena, Dante si sottomette alla sua visione. La donna viceversa, sa vedere ma non ama essere vista, ed è meno disponibile ad aprirsi.
Cosa significa avere l'innata "visione"?
E’ un dono e come tale è dato a pochi, significa essere una spugna, assorbire le emozioni e il trovarsene “intrisi”. E’ il saper percepire lo “scambio” di vibrazioni attraverso la coscienza consapevole.
Beatrice mette in guardia Dante dalle false immagini cosa significa? E cos'è la verità?
Le false immagini sono verità distorte. La verità non è assoluta, non nel caso di Dante.
Ciò che vedono gli occhi non può essere verità assoluta, un azzurro cielo per rimanere in tema di Paradiso, per qualcuno potrebbe essere il risultato di una base bianca con aggiunta di blu, per altri una base blu con l’aggiunta del bianco.
Gli occhi ci danno una visione differente, ma la vibrazione che percepisce l’anima è sempre quella dell’azzurro.
La verità è quella che sentiamo con il cuore.
Beatrice spinge Dante verso la libertà dagli schemi. E' la donna la fonte di libertà?
La donna è fonte di libertà qualora essa stessa è libera dagli schemi, in quanto ha una forte e caparbia capacità di discernimento e non di essere schiava del giudizio.
Se dovesse invitare Beatrice per un aperitivo e fare due chiacchiere con Lei, cosa Vi direste?
Un aperitivo con Beatrice non sarebbe male.
Chissà forse potrebbe preferire una tisana, che fa più bon ton!
Probabilmente la metterei in imbarazzo perché anche io come lei, sono una attenta osservatrice.
Insomma Beatrice non è una “che le manda a dire” ma innalza la mente di Dante alla gioia paradisiaca e per questo le farei grandi complimenti.
Le chiederei a quale colore sente di appartenere. Proverei io stessa a dargliene uno. Anzi più di uno, dato che è una donna sensibile ed emozionante… E così ricca di sfumature… Potrebbe anche farmi la profezia che tornerà tra noi in un arcobaleno di colori pastello, delicati ma ricchi di significato. E sarà sempre Primavera, ottimista e positiva.
Note biografiche
Daniela Ciacci è nata ad Urbino il 19/12/1979 , CFO della Ditta AT Metalli srl, con sede a Fermignano (PU) Azienda del settore metalmeccanico che si occupa di lavorazioni metalliche.
Attualmente ricopre l’incarico di Vice Presidente e di membro di Giunta di Confapi Industria Ancona.
Trascorre il poco tempo libero dedicandosi all’arte, nota pittrice infatti con il nome di Dada c, è presente su territorio nazionale ed internazionale,
Ha partecipato a varie mostre tra cui Dubai, Swiss Art Expo a Zurigo, alla Nona Biennale Internazionale d’Arte di Montecarlo in cui è stata premiata tra i dieci artisti per il tema fisso.
Giuliana Poli è giornalista, ricercatrice di antropologia culturale, scrittrice di Tradizione, scrittrice di monografie e testi su opere d’Arte, analista ed esperta d’iconografia ed iconologia di opere d’arte. Analisi semantica del linguaggio dell’Arte e della parola.
Credit foto in alto: Dante_Gabriel_Rossetti_-_Salutation_of_Beatrice_
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