Il termine è di origine latina (da extra-, “fuori”, e vertere “tendere a”), ma il suo ingresso nella lingua quotidiana si deve a Carl Gustav Jung: è estroverso chi tiene giù le difese e si confronta con gli altri. Qualità diversa dalla simpatia, in virtù della quale si condividono emozioni e sentimenti, l’estroversione ne è la compagna ideale: solo chi si apre al mondo può far dono agli altri di ciò che ha dentro. Possedere entrambe è più raro di quanto si pensi: anche se spesso ci illudiamo del contrario, non basta un account su qualche social per diventare l’anima della festa.
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