Online il numero di settembre della rubrica "Gioca con le parole!" (Promuovere l'italiano con Dante), a cura del Prof. Anthony Mollica:
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Professor Mollica, da dove è nato il suo interesse per la ludolinguistica?
Insegnavo francese in una scuola superiore e mi accorgevo che gli studenti spesso non erano molto interessati. Quando però, di tanto in tanto, proponevo attività linguistiche a sfondo ludico, notavo una motivazione maggiore. Fu allora che decisi di pubblicare, nel 1979, sulla rivista di ACTFL (American Council on the Teaching of Foreign Languages, Foreign Language Annals), un saggio su “Games and Language Activities in the Italian High School Classroom”. Devo confessarLe che la pubblicazione, ai quei tempi, non ebbe un grande successo, mentre oggi viene considerata un saggio pioneristico. Lo strepitoso successo, lo ebbe, invece, Ersilia Zamponi che, sette anni dopo, nel 1986, pubblicò I draghi locopei (anagramma di Giochi di parole), edito dalla Einaudi. Il volume venne portato all’attenzione di Umberto Eco che scrisse una recensione sull’Espresso, apparsa successivamente come prefazione alla ristampa del volume. Oggi, il testo contiene la prefazione di Eco e una postfazione di Stefano Bartezzaghi e per molti insegnanti è diventato il vademecum dei giochi linguistici. Personalmente ho scoperto I draghi locopei anni dopo, ma nel frattempo ero diventato dipendente dalle varie pubblicazioni di Corrado Tedeschi e dalla Settimana Enigmistica. E infatti quando pubblicai, nel 1979, L’Italia racconta. Antologia di racconti italiani (in collaborazione con Angela Convertini) inclusi solo giochi linguistici per l’insegnamento del lessico
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Anthony Mollica è professor emeritus, Faculty of Education, Brock University, St. Catharines, Ontario, Canada. Nato a Motticella (RC), è emigrato all’età di 11 anni in Canada, dove ha conseguito la laurea in Lingue moderne presso l’Università di Toronto. È stato per anni consulente del Ministero della Pubblica Istruzione dell’Ontario, poi ha coordinato il settore lingue del Provveditorato agli studi di Wentworth e nel 1984 è divenuto professore di Didattica delle lingue moderne alla Brock University, insegnando in corsi di formazione per il francese, italiano, spagnolo e inglese come lingua straniera/seconda. È considerato il padre della ludolinguistica quale disciplina applicata all'insegnamento delle lingue. È autore o curatore di più di sessanta volumi e di numerosi saggi sull’insegnamento della seconda lingua e è stato direttore delle maggiori riviste canadesi di lingua. Le sue più recenti pubblicazioni includono tre volumi (Ludolinguistica: I giochi linguistici e la didattica dell’italiano. Vol. 1. Prefazione di Tullio De Mauro. Postfazione di Stefano Bartezzaghi (2019); Ludolinguistica: Imparare una lingua con giochi di parole.Vol. 2. Presentazione di Massimo Vedovelli (2020); Ludolinguistica: Parlare e scrivere con creatività. Vol 3. Presentazione di Luca Serianni (2020). Tutti i tre volumi ripetono la Prefazione di Tullio De Mauro e la Postfazione di Stefano Bartezzaghi), editi da ELI-La Spiga, Loreto). I tre volumi sono un’edizione rivista, aggiornata e ampliata di un’opera uscita con lo stesso titolo, in volume unico, nel 2010 presso Guerra edizioni di Perugia. Sin dal 2010 per quasi un decennio consecutivo ha insegnato un corso di “Ludolinguistica”, all’Università per Stranieri di Siena. È socio onorario dell’Associazione per la Storia della Lingua Italiana dal 2011.
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