I libri della settimana: Barbero, Marino, Tosi

 La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.

San FrancescoSchermata 2025-09-19 alle 10.03.15
di Alessandro Barbero
Laterza
20 euro, 448 pagine

Chi era Francesco d’Assisi? Nel 2026 saranno 800 anni dalla morte di san Francesco, uno dei più popolari fra i santi della Chiesa cattolica. Tutti crediamo di conoscerlo, ma niente è mai come ci immaginiamo. 
Le più antiche biografie di Francesco furono scritte da frati che l’avevano conosciuto da vicino. Perciò potremmo credere, ingenuamente, che le informazioni di cui disponiamo su di lui siano non solo molto numerose ma sicure. Non è così. I testimoni si contraddicono continuamente: chi li ascoltava non amava ricordare che Francesco era stato un uomo pieno di durezze e di contraddizioni, che aveva sperimentato la delusione e la sconfitta. Volevano ricordare un santo perfetto in tutto, privo di dubbi e di amarezze e, in definitiva, simile a Cristo. 
Era tale il contrasto tra le versioni di san Francesco proposte dai suoi biografi che, quarant’anni dopo la sua morte, l’Ordine prese una decisione senza precedenti: far distruggere tutte le biografie esistenti e sostituirle con una nuova e definitiva, la Legenda maior scritta dal generale dell’Ordine, Bonaventura. I codici contenenti le vite del santo scritte da chi lo aveva conosciuto vennero cercati nelle biblioteche e fatti sparire. Solo dopo secoli hanno cominciato a riemergere dall’oblio grazie a fortunati ritrovamenti, rivelandoci un Francesco molto diverso. Non il santo sempre lieto che parlava agli uccellini, raffigurato negli affreschi di Giotto ad Assisi, il santo che ammansiva i lupi, precursore dell’ecologismo moderno, che discuteva amichevolmente con i musulmani, precursore del pacifismo e dell’ecumenismo. Non è questo il Francesco che i suoi discepoli ci hanno raccontato. Il Francesco che emerge dai loro ricordi è un uomo tormentato, duro, capace di gesti dolcissimi e di asprezze inaspettate. Ma soprattutto non raccontano un solo Francesco perché ognuno lo ricordava a suo modo. 

Alessandro Barbero ha insegnato Storia medievale presso l’Università del Piemonte Orientale. Ha vinto il Premio Strega nel 1996 con il romanzo storico Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo. Tra le sue molte opere per Laterza: Dizionario del Medioevo (con C. Frugoni); Medioevo. Storia di voci, racconto di immagini (con C. Frugoni); Carlo Magno. Un padre dell’Europa; La battaglia. Storia di Waterloo; 9 agosto 378 il giorno dei barbari; Barbari. Immigrati, profughi, deportati nell’impero romano; Benedette guerre. Crociate e jihad; Lepanto. La battaglia dei tre imperi; Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali; Le parole del papa. Da Gregorio VII a Francesco; Caporetto; Dante; L’aristocrazia nella società francese del Medioevo; All’arme! All’arme! I priori fanno carne!.


Pasolini giornalistaSchermata 2025-09-19 alle 10.03.43
di Domenico Marino
Luigi Pellegrini Editore
15 euro, 200 pagine

Pier Paolo Pasolini è stato anche un giornalista. L’esperienza legata ai mezzi di comunicazione di massa non è la più nota, celebrata e apprezzata del suo impegno intellettuale, ma non è certo la meno importante né ricca. Anzi. Sarà spezzata solo all’idroscalo di Ostia la notte tra il primo e il 2 novembre 1975: l’ultima lettera luterana (indirizzata a Italo Calvino) è pubblicata su “Il Mondo” il 30 ottobre 1975. Un giorno prima del suo brutale e ancora irrisolto assassinio. Marino compie una ricostruzione dettagliata, commentata e documentata delle esperienze pubblicistiche di Pasolini: dagli esordi bolognesi alla stagione luterana e corsara della maturità. Trent’anni di articoli e rubriche, reportage, riflessioni e sciabolate. Il libro contiene due interviste esclusive a Giulia Maria Crespi e Piero Ottone, all’epoca editrice e direttore del “Corriere della Sera”, che raccontano particolari inediti relativi all’uomo oltre che al giornalista. Assieme al testo integrale della relazione della Commissione bicamerale antimafia, che recentemente, dopo un’ulteriore inchiesta della procura di Roma, ha indagato a suo modo sul delitto del poeta, il volume accoglie una cronologia analitica delle numerose esperienze giornalistiche dell’intellettuale che sapeva, ma non aveva le prove.

Domenico Marino è docente di Lettere nelle scuole superiori e giornalista, collabora con “Avvenire” e “Gazzetta del Sud”. È direttore responsabile de “l’Abbraccio”. Ha pubblicato per Periferia la monografia La vendetta narrativa di Nicola Misasi. Calabria e letteratura tra Otto e Novecento e il romanzo I misteri di Balacari. È stato ricercatore del dipartimento di Filologia dell’Università della Calabria. 


Il fine della distanza. Dieci racconti sulla guerra in UcrainaSchermata 2025-09-19 alle 10.04.01
di Francisco Tosi, con prefazione di Alessandro Masi
Luoghinteriori
13 euro, 58 pagine

Nel freddo della fine dell’inverno, a Irpin, sobborgo settentrionale di Kiev, un uomo si toglie il giubbotto antiproiettile per proteggere dei bambini. Sa che il suo gesto è rischioso e può portarlo alla morte, nonostante questo, sebbene non sia un soldato, è pronto ad accettare il suo destino per salvare vite innocenti. È Pasha Lee, un attore e presentatore ucraino poco più che trentenne che ha scelto di restare e ha risposto “presente” alla chiamata del suo Paese.
In un mondo sconvolto dalla guerra, ogni scelta diventa un atto di resistenza.
Questa raccolta di dieci racconti ci conduce nel cuore del conflitto in Ucraina attraverso le vite di uomini e donne che affrontano la brutalità della guerra in modi diversi. C’è chi decide di impugnare un’arma e arruolarsi, chi sceglie di lasciare tutto e scappare verso un confine incerto, chi prende un volo per costruirsi un futuro lontano dal rumore delle bombe. E poi c’è chi rimane.
Restare non è immobilità, ma un atto di sfida. È scegliere di vivere tra le macerie, coltivare speranza sotto un cielo pericoloso, affermare che la propria casa, la propria vita, non possono essere rubate da nessuna bandiera nemica.

Francisco Tosi vive a Buenos Aires. Dottore di ricerca in Economia presso l’Università di Pavia, Master in sociologia all’Università Cattolica Argentina e specialista in Diritto Ambientale presso l’Università Externado di Bogotà, oltre alla sua attività in imprese in America Latina, ha pubblicato a Madrid (Editorial Adarve) i romanzi storici ADN, La inglesa de Corrientes e Cármine; i romanzi Un Nápoles e Vidas Paralelas; le raccolte di racconti Andrómaca Vazquez investigadora privada, Las luchas de Demetrio Deal. Suoi racconti sono stati inseriti in cinque antologie edite in Argentina. 

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