Caccia alla lingua degli influencer

 Tra le nuove figure professionali (o aspiranti tali) nate grazie ai social media, sicuramente quella dell’influencer risulta particolarmente interessante se vogliamo imparare qualche nuova espressione che le giovani generazioni considerano ovvia come le lettere dell’alfabeto!  


Ricordiamo, intanto, che l’influencer è “colui o colei che ha il ruolo di influenzare i comportamenti, i gusti e le scelte del pubblico social”: per questo motivo è assolutamente capace di influenzarne gli acquisti, divenendo l’amico numero uno del marketing aziendale. Generalmente si tratta di un personaggio popolare, il cui profilo social ha molti follower (“seguaci”) e i cui contenuti multimediali (feed “flusso di contenuti” e stories “brevi video, foto o post che durano solo 24h”) hanno moltissime visualizzazioni. Ogni contenuto di un/una influencer riceve moltissimi like (“mi piace”) da parte della sua cerchia di seguaci. Se possiedono un profilo su Instagram, potreste averli notati esprimersi con frasi del tipo “scrivetemi in direct” oppure dm (direct message): in questo caso gli influencer propongono ai follower di inviargli le loro domande nella chat privata. Un’altra espressione molto comune che potrebbe risultare criptica è link in bio, ossia “trovate il link (“collegamento ipertestuale”) a cui mi riferisco nella sezione bio (“biografia”) del mio profilo social”. Per esempio, un/una influencer di prodotti cosmetici potrebbe rimandare al link in bio quando consiglia di visitare il sito della propria linea di prodotti di bellezza. 

Gli ambiti della cosmetica e della moda sono sicuramente dei settori in cui è possibile imbattersi frequentemente nelle espressioni-cult del linguaggio social-mediatico. La beauty o skincare routine, ad esempio, è estremamente popolare e consiste nel vedere un video in cui un/una influencer mostra le procedure di bellezza che è solito/a adottare quotidianamente, al risveglio (lavaggio/massaggio del viso, utilizzo di determinati prodotti in una sequenza prestabilita, ecc.) o prima di andare a dormire (uso di uno struccante, un detergente, un tonico, una maschera, ecc.). Questi video rientrano nella più ampia categoria del GRWM (get ready with me: “prepariamoci insieme”), che può includere anche tutorial di trucco in diretta, acconciature, e scelta dell’outfit (“capi da indossare”). 

Quando un/una influencer diventa particolarmente popolare (in generale o in un determinato settore merceologico), inizia a ricevere gratuitamente prodotti da mostrare ai suoi follower nei cosiddetti unboxing, ossia dei veri e propri “spacchettamenti” (letteralmente “togliere la prima volta dalla scatola”) in diretta, durante i quali viene mostrato con sorpresa e dovizia di particolari il “regalo”. Non parliamo solamente di creme, profumi, abiti e scarpe: il web è pieno anche di unboxing di prodotti elettronici come i cellulari e PC ma anche, pensate, giocattoli scartati da parte di veri e propri baby influencer! Oltre a questo nuovo “teatro del prodotto”, gli influencer pubblicizzano anche in modo più tradizionale i marchi che li scelgono come ambassador (“rappresentanti, promotori”) attraverso l’inserimento di vari prodotti nei propri post o storie, con una recensione. In questo caso, la normativa prevede che la pubblicità venga segnalata, perciò potrete notare nel testo dei vari post diversi hashtag, a seconda della collaborazione: #gifted viene usato quando il prodotto indicato è offerto dal marchio, ma per il quale l’influencer non è pagato; #supplied generalmente riguarda la fruizione di un servizio o di un’esperienza, come una giornata alle terme, una vacanza in un determinato hotel o una cena in un ristorante; troviamo invece #adv quando il prodotto viene pubblicizzato dietro compenso.

Chiudiamo la nostra caccia alle parole social con il termine challenge (“sfida”), anch’esso estremamente popolare, soprattutto tra i giovanissimi, che usano quasi esclusivamente la piattaforma social TikTok. Le challenge sono delle sfide di ballo, recitazione, canto o imprese estreme (a volte, purtroppo, anche molto pericolose) a cui tutti gli utenti sono chiamati a partecipare, replicando nel miglior modo possibile (o nel più divertente) il gesto “d’origine”. Si tratta di contenuti davvero virali, che fanno il giro del mondo, tanto da essere considerati i più popolari su TikTok. E voi, avete mai partecipato?

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