Sagra

Le sagre sono un appuntamento tipicamente estivo, caro a chi visita i centri delle aree interne dell'Italia. Spesso si organizzano per consacrare una chiesa o un altare, o per commemorare episodi storici o patriottici. Altrettanto spesso,  le sagre sono dedicate a prodotti o patroni di paesi e piccole località.

In questo senso, pur prosaico ma non meno significativo, la sagra è un momento molto atteso dai cittadini; i più attivi lavorano tutto l’anno per la sua riuscita. La sagra dell’uva, del pesce, del grano o di altri prodotti tipici locali, ricette che celebrano la tradizione e richiamano i profumi domestici dell’infanzia

I quartieri o i paesini che si preparano a una sagra sono un fermento di giovani indaffarati nel sistemare i tavoli e le panche, le cucine e i chioschi delle bibite. Un piccolo palco o una imponente cassa armonica nell’angolo della piazza annunciano che ci sarà da ballare e da cantare insieme quella canzone folcloristica di cui tutti sanno a memoria il testo, imparato fin da piccoli.

Nei giorni precedenti dei cartelloni, spesso spartani ma facilmente riconoscibili, sono comparsi in tutti i paesi del circondario ad avvisare che anche quest’anno la serata non mancherà il suo appuntamento. Dei furgoncini con gli altoparlanti sul tetto fanno il resto della propaganda, spargendo la notizia per tutte le contrade.

Il giorno tanto atteso arriva e file di macchine costeggiano le strade in parcheggi di fortuna. L’odore delle noccioline tostate guida gli avventori nella direzione giusta fino ad essere accolti da archi luminosi, composti da piccole lampadine colorate. I bambini accorrono al passaggio del venditore dei palloncini e trascinano i genitori verso le bancarelle di giocattoli.
Le cucine lavorano a pieno ritmo per servire in una sera più coperti di quanti il miglior ristorante della zona riempia in un mese: il menù è stringato e a prezzi stracciati declina il prodotto protagonista della sagra in diversi piatti tipici.

Sulle panche si affiancano diverse generazioni, famiglie al completo che si ritrovano con i vecchi compagni di scuola, i vicini con cui ci si incrocia rapidamente nelle giornate lavorative, gli amici di sempre che si concedono un brindisi al bar della piazza.
Ragazzini volenterosi con magliette “STAFF” troppo grandi si aggirano per i tavoli per sgombrare i tavoli e raccogliere qualche mancia.

Quest’anno le sagre, che rappresentano l’esatto opposto di quel distanziamento sociale a cui siamo costretti dalla pandemia da Coronavirus, non ci saranno. Celebriamone però il ricordo e la funzione, in attesa di poter tornare a condividere, anche su panche di legno un po’ scomode, il valore dello stare insieme.

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