Se doveste rappresentare la pace con un simbolo, quale usereste? Attingereste alla ricca tradizione cristiana? In questo caso, potreste pensare alla colomba o all’ulivo, emblemi di pace per via del passo della Bibbia in cui Noè fece uscire il bianco volatile dall’arca per tre volte, e che alla fine tornò indietro con un ramoscello d’ulivo, segno dell’avvenuta riconciliazione con Dio. O avete immaginato una bella stretta di mano? Da tempo immemore questo gesto viene usato non solo per sugellare alleanze, armistizi e matrimoni (i romani chiamavano quella degli sposi dextrarum iunctio), ma anche per salutarsi, introdursi a qualcuno o – appunto – scambiarsi un augurio di pace durante i riti religiosi cattolici.
A proposito di quest’ultima usanza, è interessante sapere che il cosiddetto “gesto di pace”, che i fedeli si scambiano tuttora durante la messa, è stato testimoniato per la prima volta da san Giustino di Nablus con queste parole: “Finite le preghiere, ci salutiamo l’un l’altro con un bacio” (Apologia, 155 d.C.). Per vari secoli, infatti, il modo per scambiarsi la pace è stato l’oscolo, ossia “il bacio santo”: la parola oscolo (o osculo) deriva dal latino ed è un diminutivo del termine os “bocca”, vale quindi a dire “boccuccia, bacio”. Nella liturgia delle origini, ci si dava infatti un casto bacio sulla bocca tra fedeli dello stesso sesso (ad esclusione dei catecumeni) e poi, nel corso del tempo, si è passati alla spalla o alla guancia, per poi arrivare ai nostri giorni all’abbraccio o alla stretta di mano.
Passando ad un’altra cultura, quella degli indiani d’America, un inconfondibile segno di pace è fumare una pipa sacra nei consigli dei capi, durante le cerimonie o fra tribù nemiche. Si tratta del famoso calumet, parola che è entrata in italiano attraverso il francese, ma che presenta una chiara derivazione latina, dal termine calamus “canna”. Il calumet è una pipa tradizionale caratterizzata da una lunga canna decorata, che spesso possiamo vedere anche nei film; ancora oggi, usiamo, anche in forma ironica, l’espressione fumare il calumet della pace con il significato di “riappacificarsi”.
Concludiamo con un simbolo di pace riconosciuto davvero a livello mondiale: quello creato nel 1958 dal disegnatore commerciale Gerald Holtom, su commissione della Campagna per il disarmo nucleare, un’organizzazione britannica che si batte contro l'uso di armi nucleari, chimiche e biologiche. Il famoso “cerchietto hippie” (☮) è in realtà una rappresentazione stilizzata della fusione delle lettere N e D “Nuclear Disarmament” dell’alfabeto semaforico, contenute all’interno di un cerchio che rappresenta il mondo; la sua prima apparizione pubblica sembra risalire allo stesso anno, durante la marcia pacifista che partì da Londra fino ad arrivare ad Aldermaston, dove venivano prodotte le armi britanniche. Conoscevate questa bella storia o pensavate che significasse altro?
Commenti